L’arbitro Guida e la sostituzione a Como. Era al rientro dopo l’infortunio

Il cambio in corsa lunedì con il quarto uomo Gheriglio. Il direttore di gara era assente dai sei mesi

Da oltre sei mesi l’arbitro Marco Guida aspettava di poter tornare in campo. Aveva diretto la sua ultima partita il 6 giugno, una gara di Nations League tra Croazia e Francia. La sua ultima designazione in B, pochi giorni prima, era stata importante, aveva diretto la finale playoff di andata tra Pisa e Monza.

Il tutto al termine di una stagione non semplice, in cui era già stato sospeso per un mese per un errore in Torino-Inter - rigore netto negato ai granata, anche se a sbagliare in quell’occasione fu soprattutto l’arbitro al Var -, riprendendo poi a dirigere regolarmente, sia in A e in B che in Europa, fino agli ottavi di Europa League.

A fermarlo però arrivò un infortunio, nel mese di giugno. E Como-Cittadella è stata proprio la prima designazione della stagione per l’arbitro della sezione di Torre Annunziata. Ma a metà del secondo tempo Guida si è dovuto fermare di nuovo: un problema muscolare, forse una ricaduta del precedente infortunio.

L’anomalo cambio di ruolo con il quarto uomo non ha alterato l’andamento della gara, che il collega Matteo Gheriglio di Pinerolo ha portato a termine senza problemi. Ma per Guida è certamente in vista un altro stop, che a questo punto potrebbe condizionare anche la sua seconda parte di stagione. A suo tempo, nel 2009, fu tra i più giovani arbitri promossi in A e B, aveva 28 anni. Dal 2014 è arbitro internazionale.

Oggi ha 41 anni, ed è tra i veterani dei massimi campionati, ma fermarsi ancora a questo punto potrebbe risultare per lui un problema abbastanza serio.

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