Longo senza fronzoli: «È venuto il momento di concretizzare»

Serie BIl tecnico ha parlato prima di Ascoli-Como: «Grande mole di lavoro, i miglioramenti ci sono. Ma siamo tra le ultime a livello di realizzazione»

Inutile guardare troppo in avanti. Prima c’è l’Ascoli, poi si penserà al resto, dice Moreno Longo. Al quale il suo Como sta giustamente piacendo sempre di più, «per questo, nonostante lo strascico che il gol presso all’ultimo con il Bari ha comprensibilmente lasciato, noi dobbiamo guardare la prestazione. C’è ancora tempo perchè valga anche questo, al di là del risultato. E la nostra è stata un’ottima prova».

Migliorare

Migliore ma ancora migliorabile, chiaramente. E con un ostacolo ora da non sottovalutare, «perché l’Ascoli non sta facendo benissimo in casa ma in questo periodo è in crescita e non vedrà l’ora di tornare a vincere davanti al suo pubblico. Ma poi c’è un altro aspetto, loro arrivano da una qualificazione ai playoff, il Como per tanti anni invece è stato lontano da certi palcoscenici e dunque loro hanno un’esperienza sicuramente maggiore. A noi servirà avere molto coraggio e personalità».

Livello, e numeri. Perché dopo quattordici giornate la differenza tra le prime sette, tre punti, e le seconde sette, quelle con Longo, adesso è davvero notevole. «I numeri non mentono, questo è vero. Ma non valgono nulla se non li si conferma costantemente. La squadra sta lavorando più che bene, ma bisogna stare attenti a non vanificare gli sforzi di queste giornate».

E bisogna cominciare anche a migliorare davvero il rendimento in trasferta. La forma fisica è già sensibilmente cresciuta, potrà bastare per affrontare tre gare in così poco tempo? «L’impegno è notevole. Non mi sento di parlare di turn over perchè è una parola che non mi piace, ma piuttosto eventualmente di maggiori opportunità per tutti, anche per chi abitualmente gioca meno». Le soluzioni però, in realtà, soprattutto a centrocampo non sono molte. E potrebbe anche essere un po’ rischioso toccare un equilibrio che si sta cominciando a trovare, soprattutto in fase difensiva. «C’è chi scalpita per giocare, anche giustamente. E chi sarà messo in campo ha sempre e comunque la mia massima fiducia, se ci sono forze fresche ben vengano».

Quello che ci si aspetta ora è anche riuscire a segnare un po’ di più. Perchè, come ricorda lo stesso Longo, «il Como è tra le prime sette-otto squadre in termini di produzione offensiva, ma non realizza altrettanto. Sì, abbiamo la possibilità di poter fare di più, anche perchè abbiamo attaccanti che in termini numerici lo possono fare. E bisogna anche imparare a rifornirli sempre meglio».

Strano

«Se osservate bene, però, è un campionato molto particolare in questo senso: sono tante le partite che finiscono in pareggio, e sono poche le squadre che concedono molto agli avversari, tutti sono attrezzati piuttosto bene in questo senso. Spesso sono episodi a decidere. Gli attaccanti vivono di momenti, adesso quello più in palla è Cerri, ma toccherà anche agli altri». Domani è probabile che la squadra sia la stessa di domenica, con Blanco al posto di Parigini dietro le punte. L’assenza di quest’ultimo pare possa essere comunque molto breve, roba di una settimana, mentre agli indisponibili si aggiunge anche Fabregas per un problema muscolare.

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