Macché grigi, per Como
Alessandria è rosso fuoco

Lo scatto verso la promozione in B e la vittoria nei playoff del 2009, che ricorda così Stefano Di Chiara:«Mi presentai con la maglia del Como»

Dici Alessandria, e pensi positivo. Perchè al Moccagatta il Como ha dei gran bei ricordi. C’è stata la vittoria che ha definitivamente lanciato, alla terzultima giornata del campionato 2014-15, il Como nei playoff che poi avrebbe vinto, tra l’altro lasciando fuori dalla fase finale proprio l’Alessandria grazie a quel successo per certi versi insperato.

Ma l’impresa che si ricorda di più fu il ritorno in C1, dopo quattro anni, conquistato proprio lì, nel 2009 vincendo la finale playoff in una giornata indimenticabile. Il Como era arrivato terzo in campionato, proprio dietro l’Alessandria. L’arrivo di Stefano Di Chiara in panchina a fine inverno, dopo l’esonero di Corrado Cotta, aveva risollevato la situazione e dato grinta a una squadra di giocatori esperti, supportata dai gol della coppia Facchetti-Guazzo.

Il Como conquistò la finale con due pareggi contro il Rodengo Saiano, e aveva lo svantaggio teorico di giocare in trasferta la decisiva finale di ritorno. Bellissima partita all’andata, in cui il Como vinse 2-1, e quel gol avversario infastidiva, per via della posizione di classifica che favoriva gli avversari. Ma il ritorno fu uno show: tensione in campo, un giocatore dell’Alessandria espulso dopo tre minuti, parapiglia tra le panchine di Foschi e di Chiara, anche loro espulsi. Si finì in nove contro dieci, ma soprattutto si finì con i gol di Kalambay e Fofana, che sancirono il successo e la promozione.

«Quella sfida l’avevamo già vinta prima di giocarla – ricorda oggi Stefano Di Chiara -, io prima ancora che un allenatore mi ritengo un motivatore, e lì le nostre motivazioni erano altissime, non avremmo mai potuto perdere. La forza di quel successo fu il gruppo, la compattezza dello spogliatoio. Ricordo i gol di Facchetti, ricordo la mia decisione di far giocare Goretti in mezzo al campo, scelta tattica fondamentale. E poi gli episodi che mi riguardano: per esempio io mi presentai in panchina con la maglia del Como. E loro già lì rimasero spiazzati».

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