Mercato Como
Quattro nodi

Tra il Como e Cerri si è inserito un nuovo elemento: Pippo Inzaghi. Se sarà lui l’allenatore del Cagliari, sarà molto più difficile rivederlo qui

Bonaccia sul mercato. Che il dg del Como Charlie Ludi stia parlando con tante persone è normale, ma la fase calda comincerà dopo il 20 giugno e l’unico argomento caldo (e purtuttavia anch’esso in parte ancora prematuro) è quello della definizione dei prestiti. Quattro casi sono al centro delle discussioni interne: Cerri, Parigini, Gori e Ciciretti. Ecco il punto della situazione.

Tra il Como e l’attaccante del Cagliari si è inserito un nuovo elemento: Pippo Inzaghi. Se sarà lui l’allenatore del Cagliari, sarà molto più difficile rivedere l’attaccante da queste parti. Pare che Pippo consideri Cerri un punto fermo del suo progetto, a tal punto da metterlo al riparo da mal di pancia sulla sua permanenza a Cagliari (le sue dichiarazioni contro la società rossoblù dello scorso autunno hanno lasciato il segno). La situazione è fluida perché Inzaghi è dato anche vicino all’Ascoli. Si vedrà. Più ottimismo su Parigini. La società sta già parlando con il Genoa e dai primi feedback, ci sarebbe il terreno fertile per una trattativa. Anche tenuto presente che la volontà del giocatore sarebbe quella di restare, visto che a Como Vittorio ha ritrovato quella continuità che altrove non aveva avuto. E certe cose un giocatore le considera. A naso, se Cerri ha al momento un 20-30% di restare, su Parigini siamo al 60%. Ma sono tutte valutazioni che andranno riviste e rilette a seconda delle evoluzioni del mercato delle società che possiedono il loro cartellino.

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