«Noi inglesi innamorati del Como»

Tifosi Abbiamo già raccontato su queste pagine l’interesse di alcuni turisti per il Sinigaglia, ma questa è una storia completamente diversa.

Dall’alto si riesce sempre a dare un giudizio diverso delle cose. Poi però bisogna guardare da vicino. Il tifo di Julian King, Andrew Sims, Andrew Dimmock e Philip Snow per il Como è proprio così: appassionato, creativo e soprattutto capace di farsi vicino, dopo una prima occhiata gettata da lontano. Abbiamo già raccontato su queste pagine l’interesse di alcuni turisti per il Sinigaglia e la loro partecipazione a qualche partita, ma questa è una storia completamente diversa.

È una storia nata dall’alto, appunto, dalla vista del Sinigaglia da lontano, così com’è nei giorni di sole: un animale acquattato accanto all’acqua scintillante del Lario. Julian sente parlare dello stadio di Como così per la prima volta, come di una bellezza posta lì per i turisti, la domanda che poi si pone però è proprio da tifoso: «Ma lì dentro che squadra gioca?». Bastano due nomi legati al Como a far brillare gli occhi: quello di Dennis Wise e quello di Cesc Fabregas. Nasce così una passione per il Como che non può essere ridotta a passione: è già tifo. «Quando siamo venuti qui a Como a vedere la partita contro il Cosenza eravamo un po’ timorosi - racconta Julian dalla lontana Derby, in Inghilterra, dove vive - non volevamo essere d’intralcio agli ultras, anche perché non parliamo italiano e non conosciamo i canti. Però avevamo una bandiera con noi, volevamo far sentire che c’eravamo per la squadra e che ci crediamo... abbiamo chiamato la società per chiedere un consiglio e loro ci hanno dato il via libera».

Una bandiera con la croce di San Giorgio e una scritta chiarissima: “Como Uk Fans”. Sì perché Julian e gli altri sono solo i rappresentanti di un gruppo molto più folto di supporters del Como che dalla lontana Albione seguono la squadra di partita in partita, commentando i risultati, affezionandosi ai giocatori, organizzando viaggi per arrivare qui, a Como, dove tutto è iniziato con un amore a prima vista per lo stadio Sinigaglia, visto dall’alto.

«A Derby guardiamo le partite su Mola Tv, abbiamo dovuto imparare come funzionano i playoff e ogni tanto facciamo fatica a seguire i commenti dopo le partite perché sono solo in italiano. Ma ci stiamo prendendo la mano e non siamo i soli. Abbiamo scoperto un gruppo di tifosi inglesi che come noi sono innamorati del Como: non tifiamo tutti le stesse squadre inglesi, ma il Como ci unisce. A tanti piace Wise, soprattutto per quello che ha costruito col Chelsea, ma anche Fabregas da molti è visto come un mito e attira l’attenzione su Como». Non scherzano affatto questi inglesi che alla loro prima esperienza al Sinigaglia hanno preferito non gettarsi nella mischia per non essere di disturbo agli ultras: «Però ci siamo pentiti - confessa Julian ridendo - l’atmosfera che si è creata durante la partita contro il Cosenza è stata incredibile. I canti, i fumi, i colori, la possibilità di bere una birra sugli spalti sotto il sole: la prossima volta vogliamo stare in mezzo a questa magia».

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