Prima intervista a Ludi
«Lavoro strutturato»

«Per ricostruire il modello del vecchio Como bisogna partire dalle fondamenta, da tutto quello che ci sta attorno»

Non sorprende che Carlalberto Ludi possa essere il direttore sportivo di Michael Gandler. Basta una chiacchierata con il nuovo, giovane ds del Como, per capire che la visione è la stessa. Ok, Ludi pare sia apprezzato molto in casa Inter (e questa è una medaglia), e probabilmente gli ex colleghi di Gandler in nerazzurro avranno speso una parola buona. Però la visione, il profilo, il focus in questa vicenda sono cose importanti. Anche per come è iniziata: «Ho saputo che il Como cambiava tutto, doveva ripartire con una storia nuova. E allora ho mandato un curriculum. Tempo qualche giorno ed eravamo seduti allo stesso tavolo». In quel curriculum c’era la sua filosofia.

In cosa vi siete trovati?

«Nella filosofia del progetto. Como ha avuto una storia importante di formazione con un settore giovanile che ha fatto epoca. Per ricostruire quel modello bisogna partire dalle fondamenta, da tutto quello che ci sta attorno. Un lavoro molto più programmatico, che pensi a rafforzare la struttura per poi essere pronti a fare il salto. Se fai il salto e poi non sei strutturato, sparisci».

Il resto dell’intervista sul giornale di oggi.

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