Sinigaglia e la curva ospiti
diventata un parcheggio

Per evitare rischi di eventuali contaminazioni, almeno nelle partite in casa si cerca di non utilizzare il pullman per il trasporto dei giocatori

Una novità di carattere, per così dire, tra lo scenografico e il logistico ha caratterizzato la partita di domenica con la Pro Vercelli (e lo stesso sarà stasera): la curva ospiti trasformata in parcheggio. Una visione che in qualche modo allontana ancor di più lo stadio dai fasti del passato, dai ricordi più belli dei tifosi azzurri, di spalti pieni, folle vocianti, colore e passione. Il parcheggione, la distesa di macchine alle spalle del portiere, invece avvicina lo scenario ai campi di periferia, alle partite dei dilettanti. Una mossa però dettata da una doppia necessità. Primo: per evitare rischi di eventuali contaminazioni, almeno nelle partite in casa si cerca di non utilizzare il pullman per il trasporto dei giocatori e si fanno arrivare gli azzurri con le proprie macchine; secondo: da quando sono state introdotte le porte chiuse (a Como la prima volta, visto che con il Lecco e la Pergolettese era entrato qualche centinaio di spettatori), è stata eliminata la zona off limits fuori dallo stadio. E dunque è sparito il parcheggio di addetti ai lavori nel viale Sinigaglia fuori dalla sede. Inagibile la curva ospiti, ecco la soluzione poco coreografica ma molto comoda.

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