Uno Zanetti nel Como
È il fratello di Javier

Sergio è un uomo di campo, ex calciatore in Argentina ha proseguito nella carriera tecnica in Italia, allenando nei settori giovanili

Uno Zanetti nel Como. Non uno Zanetti qualunque. Si tratta di Sergio Ariel, vale a dire il fratello più grande (di sei anni) di Javier, attuale vicepresidente dell’Inter e bandiera nerazzurra. Sergio è un uomo di campo, ex calciatore in Argentina ha proseguito nella carriera tecnica in Italia, allenando nei settori giovanili di Chievo, Livorno, Monza, Pro Sesto, soprattutto Inter. E quello al Como è un ritorno, perché già era stato nello staff azzurro dieci anni fa, allenatore degli Allievi. Sergio abita a Verbania, ma curiosamente lavora nella città (Como) dove il fratello vive da oltre ventanni. Fa il collaboratore tecnico nello staff di Banchini. Va a vedere le squadre avversarie, fa le relazioni per il mister, partecipa alle sedute sul campo, a volte anche partecipando al gioco. Con il rischio perenne di passare per raccomandato.

È così?

Il cognome Zanetti è pesante da portare. Può aprire delle porte, ma può chiuderne altre. O creare delle aspettative. Javier conosce Gandler dai tempi dell’Inter, ma io conoscevo mister Banchini. Ho fatto 500 presenze in serie A in Argentina. Tutti, logicamente pensano a mio fratello. Capisco. Ma io ho una vita, una esperienza, un background tutti miei. Vivo per il calcio.

Sei anni di distanza con Javier. Magari lui ha iniziato a giocare per copiarla...

Beh, il fratello maggiore può essere un modello, una guida. Noi argentini siamo pazzi per il calcio. Logico cominciare a giocare. Poi io ho dovuto smettere perché c’era bisogno che lavorassi, che portassi dei soldi a casa. Ma una società di serie C mi ha promesso lo stesso stipendio che prendevo da postino. E allora ho ricominciato. E sono arrivato in serie A.

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