Como, tra mercato e il cambio di modulo

Serie B Oggi o domani ci sarà l’annuncio dell’acquisto che andrà a occupare una casella importante a centrocampo. Novità tattiche non ancora digerite, troppo poco tempo dedicato alla nuova soluzione

Oggi o domani al più tardi il Como annuncerà l’arrivo di Daniele Baselli. E a questo punto non è solo una semplice notizia di mercato, ma anche un’indicazione importante nel processo di costruzione della squadra.

Kappaò

La pesante sconfitta di La Spezia, pur con tutte le attenuanti del caso, ha portato alla luce anche la necessità di lavorare meglio sul modulo diverso. Dopo un mese di allenamenti prevalentemente incentrati sul 4-4-2, i cambiamenti comprensibili e necessari per poter sfruttare al meglio le caratteristiche di Fabregas hanno sottoposto il centrocampo a un lavoro diverso e a dinamiche su cui la squadra deve ancora lavorare. E importante è anche avere prima possibile il quadro degli elementi a disposizione, e averne chiare le caratteristiche.

Le scelte di Gattuso, al momento, sono ancora abbastanza obbligate. E non si può non considerare anche questa tra le attenuanti della sconfitta di sabato. Peraltro, fino a un certo punto la partita è stata anche in equilibrio. Ma è indubbio che qualcuno non abbia reso al meglio, anche per via di un cambiamento di modo di giocare che va approfondito, e completato.

Lo stesso dicasi ovviamente per la difesa a tre. Gli elementi a disposizione, quando tutti staranno bene, in questo caso non sono pochi. Ma è un meccanismo che richiede ancora un po’ di rodaggio, strettamente collegato all’operazione di filtro del centrocampo. Questione di tempo, all’apparenza, più che di qualità.

La domanda, casomai, potrebbe essere un’altra. Perché solo ora si prova a giocare così, quando anche il sabato prima in due amichevoli si è optato per il 4-4-2? Di certo, finchè la notizia dell’arrivo di Fabregas non è stata una certezza, si è preferito andare sul sicuro. Seguire le tracce dell’anno scorso. Ma Gattuso sa quello che sta facendo, e conosce bene la stragrande maggioranza dei suoi giocatori. I suoi non sono certo tentativi, ma scelte precise e motivate. La sconfitta, in fondo, è arrivata più per una serie di episodi che per un dominio schiacciante dell’avversario, soprattutto fino a un certo momento, finchè il risultato è rimasto ancora in bilico.

Cambio

Non per sottovalutare il 5-1, non c’è sconfitta che vada mai sottovalutata, ma il discorso comincerà a essere diverso solo da sabato, con l’inizio del campionato. Certo, alcune situazioni precise da migliorare sono chiare. Ed è già comunque una buona base di partenza. Quello che si vorrebbe vedere ora, soprattutto, è ciò che si era percepito l’anno scorso. Sia pure con una partenza difficile a livello di risultati, era chiara la sensazione di una squadra che giocava libera di testa e che avrebbe saputo dare soddisfazioni, come poi è avvenuto. Quest’anno senza dubbio l’attenzione mediatica è maggiore, le aspettative sono più alte.

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