Cuoghi «Como attento
Non c’è tempo da perdere»

«Tante avversarie dell’anno prossimo stanno già lavorando»

Le indicazioni sul futuro ancora non sono arrivate, «e quindi si gioca ancora con l’idea di mettere in campo la formazione migliore. Anche se ribadisco quello che già ho detto, indipendentemente da dove sarò io l’anno prossimo: queste sono settimane da sfruttare per prepararsi e lavorare per il futuro. Perchè quantomeno questo vantaggio il Como ora ce l’ha, potersi muovere con anticipo sulle avversarie. E ci sono almeno sei o sette squadre che sono secondo me quelle con cui il Como può e deve competere - parlo di Parma, Piacenza, Venezia, Reggiana, società di questo tipo e blasone - che stanno già lavorando».

Da qualche giorno Stefano Cuoghi manda segnali in questo senso alla società. Per sè e per la programmazione della squadra. «Io aspetto con serenità. Mi è stato chiesto secondo me quanti ragazzi del Como potrebbero essere pronti per la prima squadra l’anno prossimo, io ho detto quello che penso, uno o due al massimo. Certo, dipende sempre da che tipo di campionato si vuole fare. Io penso al Como come a una squadra che debba giocare tra quelle in corsa per vincere. Un campionato importante». E qui arriva una considerazione piuttosto pungente, da interpretare.«In questo periodo, e in questi momenti di fine stagione ancora di più, il calcio pullula di millantatori e personaggi che propongono giocatori, che sanno tutto, che danno suggerimenti. Io auguro ai dirigenti del Como di non farsi infinocchiare da nessuno, perchè tutti pensano di avere in mano Messi e Cristiano Ronaldo, poi si scopre che non sanno nemmeno le regole...». Riferimento a chi? Forse anche a qualcuno “esterno” che potrebbe suggerire un altro allenatore?«In generale. Sempre pensando a quanto sia importante programmare in maniera chiara e per tempo».

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