Dkidak, lo mandano gli osservatori
L’Olanda uno dei mercati preferiti

L’ingaggio dell’esterno del Como è frutto del lavoro della rete di scouting di Bruccoleri. Segnalato a Ludi e Wise, ha incassato il doppio sì

Il ds del Como Carlalberto Ludi ne parlava spesso anche durante la scorsa stagione. Del desiderio, evidentemente condiviso con la proprietà, di ampliare, sostanzialmente anzi di creare, l’aspetto legato allo scouting, alla rete di osservazione dei giocatori da portare nel Como, e dell’opportunità di scandagliare un mercato interessante come quello dei giovani di alcuni Paesi europei, tra cui proprio l’Olanda.

È effettivamente quello che sta avvenendo, ed è lavorando in questa direzione che al Como è arrivato il giovane Azzedine Dkidak. Se sia realmente un gioiellino è ancora presto per dirlo, ma il suo esordio è stato eccellente. Dopo poche ore di ritiro, letteralmente, si è subito fatto notare con un gran gol. Segno di qualità e di personalità. E se il buongiorno si vede dal mattino, Dkidak di interesse intorno a sè ne potrà suscitare molto altro. Per quanto non sia stato preso per segnare, ma per il ruolo di esterno sinistro, non si può che essere soddisfatti.

Ma come e perchè Dkidak è arrivato al Como, o il Como a Dkidak? La società, Ludi in particolare, per ora preferisce non parlarne troppo, più che altro per un motivo formale visto che il giovane olandese di origine marocchina non è ancora stato messo sotto contratto. Ma sin dalle primissime ore il merito della scelta è stato attribuito alla ricerca capillare messa in atto dalla nuova struttura di scouting, coordinata da Christian Bruccoleri, che lavora in questo ruolo da diversi anni e ha collaborato nelle ultime due stagioni con il Novara, quindi proprio con Ludi.

Ed è proprio questo il tipo di operazioni a cui il ds puntava. Dkidak è stato individuato dalla rete di scouting del Como, attraverso video e statistiche, un’osservazione resa più semplice dalle tecnologie moderne. Il ruolo di esterno è uno di quelli che al Como interessavano, ed è anche uno di quelli che spesso vengono riservati ai più giovani. Dkidak è mancino, un buon mancino come si è visto dal suo gol, una palla calciata al volo senza esitazione dopo aver ricevuto un lancio di Bellemo da centrocampo. Un colpo spettacolare.

Azzedine era arrivato a Como la settimana scorsa, ed era sotto osservazione già da qualche tempo. Nato ad Amsterdam nel maggio del 2000, cresciuto nel settore giovanile del Vitesse, squadra della città olandese di Arnhem, ha di fatto giocato nello scorso campionato la sua prima stagione in prima squadra, con il Den Bosch, squadra di seconda divisione olandese, l’equivalente della serie B italiana. Nonostante quello che ha fatto vedere in amichevole l’altro giorno, non è il gol la sua specialità, in ventisei presenze l’anno scorso ha segnato una rete soltanto.

È comunque un esterno dinamico, con propensione offensiva. Che ha convinto gli osservatori del Como, e poi ovviamente il ds Ludi e si presume anche il supervisore Dennis Wise, per la sua capacità di stare in campo. Doppia soddisfazione, per la scelta del giocatore e per il buon funzionamento dello scouting che lo ha seguito e segnalato. Tant’è che questa strada, quella dei giovani talenti europei, si dice che potrebbe essere ancora scandagliata anche nelle prossime settimane per qualche altro rinforzo.

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