E ora la 3SC evita il fallimento
«Orsenigo può tornare al Como»

I giudici concedono due mesi alla società per restituire il campo privo di debiti. Decisione attesa a dicembre

Il centro sportivo di Orsenigo potrebbe essere restituito al fallimento Calcio Como privo dell’ipoteca da 700mila euro accesa dalla S3C degli ex soci proprietari degli azzurri. Su questa promessa, formalizzata nero su bianco nella proposta di concordato preventivo per scongiurare il fallimento della società chiesto dalla Procura, il Tribunale ha concesso sessanta giorni di tempo alla srl proprietaria del Calcio Como prima di pronunciarsi definitivamente sulle sorti della società.

I legali della S3C si erano presentati davanti al giudice delegato Marco Mancini con una proposta economica che, a loro dire, dovrebbe convincere il Tribunale a respingere l’istanza di fallimento formalizzata dalla Procura di Como.

Uno dei principali motivi per cui il Tribunale ha concesso sessanta giorni di tempo ai legali della società prima di decidere sulla richiesta del pubblico ministero Pasquale Addesso è il progetto di restituzione del centro sportivo di Orsenigo - attualmente sotto sequestro e sul quale pende una procedura di revocatoria - ripulito da una delle due ipoteche accese sull’immobile, quella da 700mila euro presso Mps avviata proprio da S3C quando ha proceduto all’acquisto dell’ex campo di allenamento degli azzurri.

Se entro sessanta giorni il centro sarà effettivamente restituito al fallimento Calcio Como senza oneri, la S3C potrebbe venire ammessa al concordato preventivo e scongiurare la dichiarazione di dissesto.

L’eventuale ritorno del campo al curatore fallimentare Francesco Di Michele potrebbe riaprire la concreta possibilità per gli azzurri di tornare ad allenarsi a Orsenigo.

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