Gatto, regalo di compleanno
«Un bel Como contro la Juve»

Venticinque anni festeggiati con una rete e con una vittoria che vale tanto

Venticinque anni festeggiati con un gol. E con la vittoria, che in questo momento vale anche di più. Massimiliano Gatto si è fatto dei bei regali nel giorno del suo compleanno. Ed è felice, soprattutto perchè «abbiamo rimesso le cose a posto, in classifica ci siamo riportati dove è giusto che stiamo».

Ma più della classifica, conta la risposta che il Como doveva necessariamente dare dopo due partite opache. E mercoledì la situazione era delicata, «e non semplice l’avversario. Serviva una prova di carattere ma anche di gioco. E secondo me abbiamo fatto un’ottima gara, ci stava anche soffrire quel quarto d’ora per la pressione della Juve, loro sono una squadra di qualità. L’importante era non fare errori, sacrificarsi tutti quando era il momento di farlo, e ci siamo riusciti. Così come siamo stati bravi a sfruttare il contropiede, come nel mio gol, io poi in questo tipo di azioni vado a nozze, mi piacciono. E ringrazio ancora Terrani per la splendida palla...».

Cosa c’è stato, che nelle precedenti partite invece era mancato? «Beh, con la Giana avevamo fatto un buon primo tempo, poi siamo stati ingenui. Con la Pergolettese è stato più difficile trovare spazi, sarebbe servito un episodio che non siamo riusciti a creare. Con la Juve invece abbiamo avuto più spazi, più facilità di palleggio, di costruire trame partendo da dietro, grazie anche a un bellissimo terreno di gioco, oltre che al loro modo di giocare. Che purtroppo non è quello della maggior parte delle squadre in serie C», con cui invece bisognerà scontrarsi a partire da dopodomani. «Adesso era importante rinfrancarsi, e per quanto mi riguarda, tornare a segnare. Ma non sono certamente sazio». Un appetito che lo porta a essere il giocatore che in questa prima parte di stagione ha provato a concludere di più verso la porta avversaria.

«E infatti qualche gol me lo sono clamorosamente mangiato... Ma sono uno che cerca sempre la porta appena può», sia che si giochi con un attacco a due o a tre, «non cambia molto fare il terzo attaccante, o l’esterno più arretrato. In questo caso sono un po’ più impegnato in fase difensiva, ma non mi dispiace, specie se come l’altro giorno serve a dare alla squadra più solidità. Ci stiamo trovando bene con questo modulo, ma abbiamo avuto buoni risultati anche con l’altro. Dipende anche da come gioca l’avversario». Ora la Pro Patria, e la possibilità di andare in testa alla classifica. Ma bisogna vincere al Sinigaglia, cosa che risulta da tempo un po’ difficile... «E’ quello che vogliamo. In quanto alla classifica, adesso non stiamo pensando al primo posto, ma a migliorare. Perchè il campionato lo vincerà chi avrà più continuità, non chi adesso è davanti, anche perchè siamo così tante squadre in pochissimi punti, l’equilibrio quest’anno è altissimo». E intanto, grazie ai suoi gol, due potenziali avversarie dirette sono già state battute.

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