Il Como che verrà: dieci giocatori (o più) per puntare i playoff

Interventi in tutti i settori della squadra. Prima però ci sono da risolvere le questioni prestiti

La calma prima della tempesta. Il nuovo Como nascerà a partire dalla seconda metà di giugno. Anzi, visto che la stagione partirà il primo weekend di luglio, stavolta ancor più delle altre stagioni sarà facile veder completare la squadra durante il ritiro di Bormio, visto che ufficialmente il mercato aprirà il 1 luglio.

Prestiti

Prima, al limite, si potrà capire qualcosa di più della questione prestiti. Che, come noto, per quanto riguarda il Como presenta almeno cinque casi spinosi, da cui poi dipenderanno altre operazioni di mercato. Mollati Gori e Varnier, le questioni riguardano soprattutto Cerri, Parigini, Vignali, Ioannou e Ciciretti. Cerri e Parigini solo i due casi più caldi. Il primo sembra avere meno possibilità di restare del secondo. Per quanto riguarda Ioannou si attende il parere del Nottingham (trattativa difficile), mentre per Vignali si potrebbe parlarne. Da questi quesiti, dipenderà la campagna di mercato di Ludi. Per puntare ai playoff. Allo stato attuale, è certo che al Como servano almeno dieci giocatori.

Due portieri, visto che nè Facchin, nè Gori si ripresenteranno al raduno.

Due difensori centrali, perché Varnier tornerà a casa, e nel caso che vengano confermati Bertoncini, Solini e Scaglia, la società ha comunque ritenuto che lo scorso anno nel reparto mancasse un elemento per stare più tranquilli nel caso (come è successo in più occasioni) ci fossero tanti elementi fuori uso.

Due centrocampisti centrali: confermati Bellemo e Arrigoni, si punta ad avere non due rincalzi ma due alternative vere, che quest’anno non ci sono state, perché Kabashi non è mai stato considerato una alternativa. In più bisognerà vedere cosa succederà di H’Maidat.

Un esterno a destra. Nel caso ci sia Parigini, bisognerà sostituire Peli che tornerà alla base. Qui c’è anche il capitolo Ciciretti, su cui è aperto un dibattito: a naso Amato sembra convincere più la società che l’allenatore, e tra l'altro il tecnico non lo vede assolutamente come esterno. A sinistra il dg Ludi dice di essere a posto con Gatto, Chajia e Blanco, anche se con l’incognita di due giocatori rimasti fuori a lungo.

Attacco

Un attaccante. Cerri è quasi fuori, non solo per questioni legate alla volontà del Cagliari. Nel senso che l’allenatore vorrebbe un giocatore più rapido, più abile a inserirsi e in quel caso con un tipo di attacco diverso rispetto a quello visto sin qui, come sviluppo dell’azione. Sarebbe una rivoluzione. Nel caso restasse Cerri, la sensazione è che l’attaccante rapido sarebbe comunque una esigenza.

A tutti questo vanno aggiunti gli elementi necessari a sostituire eventuali prestiti non confermati. Fate i conti voi.

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