Il Tribunale federale ora tuona
«Elezioni regionali il 9 gennaio»

Non si placa la querelle sul Comitato Lombardo della Figc verso le urne

In tema di elezione del nuovo presidente del Comitato Regionale Lombardia, arriva l’aut aut da Roma: il 9 gennaio si dovrà andare a elezioni, senza esitazioni.

La svolta è giunta con l’intimazione del presidente del Tribunale federale al reggente del Crl, Antonello Cattelan, di indire elezioni “complete”, come peraltro già deciso dal Crl prima delle dimissioni di massa dei consiglieri che avevano fatto cadere la governance del calcio lombardo.

L’intenzione del reggente era infatti di procedere alla sola elezione dei delegati assembleari, un’elezione monca che avrebbe di fatto svuotato il potere della Lombardia nel rinnovo delle cariche nazionali della Lega Nazionale Dilettanti e della Figc.

Il reggente si è quindi trovato con le spalle al muro: da una parte c’è stata la spinta decisiva del Tribunale federale - sollecitato dal candidato presidente del Crl, Carlo Tavecchio, che aveva presentato specifico ricorso per procedere a regolari elezioni -, dall’altra la spinta è arrivata dalle società, che non avrebbero gradito elezioni a metà.

Clamoroso, in questo senso, la presa di posizioni dei club varesini che sabato, in un incontro con il reggente, ai tentennamenti di Cattelan in merito alle elezioni del 9 gennaio hanno abbandonato la platea e il collegamento on line.

Ha vinto quindi la voglia delle società di darsi una nuova leadership, in un momento in cui un vuoto di potere non è concepibile.

I candidati in lizza sono due, com’è noto. Si contenderanno la poltrona di presidente del Crl l’ex presidente della Figc (oltre che della Lnd e del Crl stesso), il comasco Carlo Tavecchio, e il presidente della delegazione Lnd di Brescia Alberto Pasquali.

Le società dilettantistiche dovranno dunque esprimersi sulla figura che guiderà il calcio lombardo per i prossimi quattro anni dovendo, peraltro, subito fare i conti con le questioni legate alla ripartenza dell’attuale stagione agonistica.

Questo è infatti il tema più sentito, da Sondrio a Cremona e da Varese a Brescia.

In una stagione ferma per la pandemia, le società vivono il paradosso di dover (per esempio) pagare le rate iscrizioni e incombenze varie, quando ormai da mesi il calcio è fermo e alcuni campionati non sono nemmeno partiti.

Deve ancora essere stabilito se le elezioni si svolgeranno in presenza, con le dovute cautele (si pensa al palazzetto dello sport di Treviglio come sede elettorale), o se invece saranno elezioni “elettroniche”, con i voti espressi on line. Ma, in un modo o nell’altro, le elezioni ci saranno.

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