Jack e i playoff? «Visto il girone
Il nostro era il più competitivo»

Dal gruppo del Como sono uscite due delle semifinaliste

Il girone A è l’unico dei tre che avrà sicuramente una finalista nei playoff. L’unico dei tre gruppi di serie C ad avere portato fino alla semifinale due squadre, Alessandria e Albinoleffe. Un risultato che in qualche modo sconfessa quello che spesso si è sentito dire, ovvero che il girone A fosse quello più facile rispetto agli altri due. E un grande motivo di orgoglio in più per il Como e per Giacomo Gattuso.

«Sono molto contento che sia andata così – dice mister Jack – e a questo aggiungerei il fatto che anche il Renate è andato veramente vicinissimo alla qualificazione, contro una squadra forte come il Padova. L’abbiamo sempre detto, del resto, che il nostro era un girone veramente equilibrato e molto competitivo, in cui si poteva vincere o perdere con tutte. E i fatti lo stanno dimostrando».

Essere arrivati primi in questo gruppo, alla luce di come stanno andando le cose, è stata una vera impresa. «E ricordiamoci che noi siamo arrivati a sette punti dalla seconda e a dieci dalla terza. Quindi con un distacco importante».

Forse non a caso è anche l’unico girone che ha portato a un passo dalla finale una squadra che non è mai stata nel gruppo di testa, come l’Albinoleffe. «Sembra facile parlare adesso, ma non è una cosa che mi sorprende, e che la dice lunga sul livello medio delle nostre avversarie. È una squadra che ha un ottimo allenatore», e che ha uno dei pupilli di Gattuso, cresciuto da lui nel Novara, il bomber Manconi.

Uno che a Jack piacerebbe avere ancora nella sua squadra. «Un eccellente giocatore, in grado di fare la differenza. Ma non c’è solo lui, è un gruppo con grandi qualità».

E secondo Gattuso in questo momento tutte e quattro le finaliste sono alla pari come possibilità di vittoria e di promozione in serie B. «Sì, secondo me a questo punto sì, possono veramente vincere tutte e quattro. Le tre che hanno cominciato dopo sono forse più fresche, ma l’Albinoleffe ha comunque il grande stimolo che arriva dall’aver eliminato già diverse squadre. Per chi faccio il tifo? Ma sì, forse per loro, per l’Albinoleffe. E diciamo che forse potrebbe anche essere la squadra, tra le quattro, che affronta questa fase con più serenità. Sotto l’aspetto mentale è la più libera, con meno pressione, non avendo avuto dall’inizio l’obiettivo della vittoria».

Un po’ come è successo al Como? «Beh, per noi è stato comunque un po’ diverso. Questa è un’altra piazza, in ogni caso quando noi abbiamo cominciato a essere in testa la vittoria del campionato è diventata un traguardo da raggiungere. Lì non è la stessa cosa».

Pensando invece a chi delle quattro vorrebbe ritrovarsi come avversaria l’anno prossimo in B, «non c’è grande differenza, perchè in ogni caso sarà un campionato difficilissimo, di livello altissimo. Una più una meno, saranno tutte avversarie molto forti».

Resta intanto l’orgoglio, e il peso specifico, di aver conquistato una vittoria di grande valore. «Questo sì. Ed è importante che anche dai playoff arrivi indirettamente questo riconoscimento per noi che lo abbiamo vissuto sul campo e sappiamo bene quanto sia stato difficile, contro qualsiasi avversario».

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