La caduta di Lady Essien
Tutta la verità di Foresti

In un’intervista rilasciata al nostro giornale l’ex direttore generale del Como svela i retroscena della clamorosa fine del progetto legato alla moglie dell’ex calciatore

Oggi sul giornale La Provincia intervista a Diego Foresti. L’ex direttore generale del Como (ora al Varese) svela tutti i retroscena della “caduta “ di Lady Essien e del suo tentativo di presentare una cordata per il “nuovo” Como. Ecco alcune anticipazioni.

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Fino a pochi giorni fa ho cercato di coordinare una cordata comasca. Ne facevano parte Verga, Fox Town, San Bernardo e altri. la mia idea era Ardito allenatore e settore giovanile in mano a chi c’è già. Avevo già il sì di Fietta, Le Noci e Nossa.

Perché è sfumata?

Non ci siamo trovati con il budget. Avevo parlato chiaro: serviva un milione, perché a Como in D devi vincere. Non ce l’abbiamo fatta. Quando il Panino Giusto si è sfilato, il progetto è morto»..

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Per me, e credo di sapere cosa dico, è stato il gruppo di Torino a suggerire alla Essien di comprare il Como. Forse lei aveva un debito di riconoscenza con loro e non poteva dire di no. Ma quando si è resa conto del guaio in cui si era messa, è andata nel panico».

«Moggi regista o solo consulente?

Per me regista, tramite l’avvocato Ferrini che era quella che comandava tutto. Ma è una opinione personale.

E Lady Essien?

Ho fatto con lei delle telefonate raggelanti. A volte era in lacrime. Quando il sindaco ha preso in mano la questione, lei mi ha scritto un messaggio: “Cosa c’entra il sindaco? la società è mia...”. Era in confusione...»

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