«Piacere, sono Foresti
Dopo i conti penso al calcio»

Presentato il nuovo direttore generale del Como, che affiancherà operativamente i dirigenti

Ampia convergenza sul nome del mister, necessità di cambiare al termine di un ciclo e dopo una retrocessione, e rinnovare. Per i dirigenti del Como, dal presidente Pietro Porro, al consigliere delegato Fabio Bruni, dopo la retrocessione, c’era la necessità di sfide nuove.

Soprattutto, per il presidente Pietro Porro: «Occorre non ripetere più gli errori del passato, mettendo un uomo di calcio a contatto con la squadra».

Un Como in versione più “aziendale”, con un direttore generale. Ed ecco fatta la scelta di Diego Foresti. Nome che tanto nuovo non è, nel senso che è a Como da tre mesi, con un ruolo amministrativo.

Ora, avrà anche quello operativo di direttore generale. «Dopo il lavoro dietro le quinte, dedicato alla sistemazione della parte debitoria della società, sono felice di poter iniziare anche la parte più strettamente sportiva».

Ma chi è Foresti e cos’ha fatto nel calcio? «Mi sono avvicinato nel 2000 a questo mondo. Sono partito dalla D, sono stato all’Alzano Virescit come vicepresidente, alla Grumellese, poi è arrivata la prima esperienza importante al Monza, in serie C. Cinque anni, in cui abbiamo sfiorato due volte la B, con il gruppo di imprenditori guidato da Begnini. Ho fatto il team manager, con delega per il mercato. Gli ultimi anni li ho passati soprattutto in Serbia, a visionare i ragazzi del Partizan e della Stella Rossa».

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