Scatta l’allarme Como
Fuori mezza squadra

Tra infortuni, squalifiche, indisposizioni, azzurri domani a Perugia con gli uomini contati Gattuso: «Formazione? Un rebus. La prima ora con la Ternana buona in questo contesto, tre mesi fa no»

L’attualità prende il sopravvento su ogni genere di analisi: il Como in vista di Perugia (domani ore 14) si ritrova con mezza squadra fuori. Solini, Kabashi, Gabrielloni, Bellemo, Iovine e Gliozzi si sono allenati pochissimo, praticamente mai. Partiranno lo stesso per capire all’ultimo momento chi potrà essere recuperato. Defezioni che vanno ad aggiungersi a quelle di Bertoncini squalificato, di Blanco vittima di pubalgia e dei lungodegenti Chajia, Scaglia, Varnier, Gatto.

Difficile

Che tirasse questa aria lo si era capito già martedì sera quando Gattuso aveva parlato genericamente di qualche giocatore con la febbre, ma poi si sono aggiunte contusioni, botte, indisposizioni varie. «La formazione? Ah, - scherza Gattuso - questa volta sarà facilissimo farla: domenica mattina mi sveglierò, vedrò chi potrà esserci e lo schiererò». Poi si fa serio e dice: «Purtroppo a Solini dovrò chiedere un sacrificio: lui dovrà esserci anche se a mezzo servizio, perché gli altri tre centrali sono tutti out. Un centrale sarà Cagnano, mentre una soluzione utilizzando un jolly (tipo Bovolon, ndr) stavolta è difficile perché loro hanno attaccanti alti due metri. Dura».

Una concessione però il mister la fa. Anche se scontata: «Posso dirvi che giocherà Nardi. Con la Ternana ha fatto molto bene, ma per me non è una sorpresa. Dopo la partita mi ha guardato felice: “Mister, era due anni che non giocavo una partita intera”. Ma io mi fidavo». Ok, resta una curiosità: arrivato per essere un cambio di Bellemo e Arrigoni, per dare a loro due un turno di riposo, è stato schierato tutto tranne che lì, con i due in mezzo che hanno continuato a giocare. Perché?

«In effetti è così: quando vincemmo la Primavera 2 a Novara, lui era uno dei due mediani. Poi si è evoluto anche in altre zone del campo. La verità è che ho preferito dare fiducia a Bellemo e Arrigoni, mi hanno convinto che ce la potevano fare, e per noi sono fondamentali. Però adesso mi sa che un po’ di riposo dovrò concederglielo. Siamo al gancio». Ergo, visto Bellemo non al massimo, la coppia in mezzo potrebbe essere Nardi-Arrigoni. Ieri Gattuso ha detto una cosa molto importante, molto onesta, che avrebbe meritato i riflettori se non ci fosse stata la questione delle defezioni: «Come giudico il calo della squadra? Si spiega con un mix di assenze e stanchezza. Nella partita di andata eravamo al top, eravamo al completo, avevo i cambi giusti in tutti i settori e così potevamo essere spumeggianti. Ho detto che contro Pordenone, Spal e nell’ultima mezzora con la Ternana la squadra non mi è piaciuta, e ho detto che invece la prima ora con la Ternana è stata molto buona. Ma tre mesi fa non avrei dato questo giudizio. La prima ora con la Ternana è stata ottima in questo contesto, con le difficoltà che abbiamo, ma se avessimo giocato così nella situazione dell’andata, non avremmo potuto dire altrettanto. Ora concentriamoci sul presente, inutile fare paragoni». Ci torneremo.

Salvezza

Sulla quota salvezza non si sbilancia: «Arrigoni ha detto 4-5 punti? Io non mi trovo con i calcoli. Non so dire, dipende da tanti fattori, dalle nostre prestazioni e da quelle delle altre squadre. Adesso pensiamo a fare bene a Perugia. Troveremo una squadra arrabbiata per la sconfitta al 95’. Non sarà facile». In porta ancora Facchin.

© RIPRODUZIONE RISERVATA