Tavecchio, altolà
Elezioni ma più tardi

L’ex presidente federale aveva vinto il ricorso per fare le elezioni il 9 gennaio, ma adesso c’è il contrordine: data da stabilire

Altro colpo di scena, l’ennesimo, nella telenovela delle elezioni per il nuovo presidente e consiglio del Comitato Regionale Lombardia. Dopo la sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che aveva accolto il ricorso di Carlo Tavecchio (uno dei due – al momento – candidati alla presidenza, l’altro è il bresciano Alberto Pasquali), che chiedeva il rispetto della data ormai fissata da tempo nel 9 gennaio per le elezioni, il reggente del Crl, Antonello Cattelan, con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del massimo organismo calcistico della Lombardia, ha sì convocato per il 9 gennaio un’assemblea nella quale però verranno votati solamente i delegati assembleari, cariche di poco conto a livello governativo.

Nessuna elezione invece per il presidente e il nuovo consiglio regionale, che è stata posticipata a data da destinarsi. Il motivo? Secondo il comunicato, le problematiche logistiche legate al Covid e la conseguente possibilità di svolgere elezioni così importanti “da remoto” non tutelerebbe abbastanza la segretezza del voto di tutti i soggetti votanti, i presidenti delle le società calcistiche lombarde. Neanche fossero le elezioni del presidente degli Usa, vien da dire. Di seguito ecco uno stralcio del comunicato firmato da Cattelan: «Anche a seguito di confronto con i propri consulenti, il C.R. Lombardia, rispetto a quanto valutato in precedenza, ritiene che lo svolgimento dell’Assemblea Elettiva “da remoto” non garantisca ai soggetti votanti di esercitare il proprio diritto di voto in modalità ritenute idonee a salvaguardare la segretezza del voto e dello scrutinio, la contemporaneità dello stesso, la riconducibilità del voto al soggetto effettivamente avente diritto, il diritto del votante di verificare la perfetta rispondenza del voto acquisito in via telematica rispetto alla preferenza indicata all’atto della votazione, nonché il corretto funzionamento della rete, anche in considerazione dell’alto numero dei soggetti collegati contemporaneamente».

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