Campo e concessione
La firma è vicinissima

Oggi forse la svolta. Il Como vuole (ed è costretto a) realizzare il campo in 40-50 giorni, per evitare di dover giocare in campo neutro più di una-due partite

Allora si firma o no? Il tam tam dei tifosi, ora magari in parte distratto dal mercato, è sempre quello: l’atteso accordo sulla realizzazione del campo erba-sintetico e relativa concessione di 12 anni alla società. Accordo trovato e dal quale ora, a meno che di colpi di scena al momento non alla vista, non si tornerà più indietro: manca, appunto, solo la famosa firma. Che, secondo qualcuno, potrebbe arrivare nella giornata di oggi. Dopo una settimana in cui, così pare, non si è riusciti a trovare un appuntamento. Diciamo che due, tre, quattro giorni di ritardo possono starci. Adesso che però si è arrivati alla settimana di ritardo, sarebbe anche il momento di farla, questa benedetta firma. Perché una settimana in più o una settimana in meno, le cose possono cambiare, e di parecchio. Il Como ha deciso di fare il campo subito. Il Comune, l’altro giorno, ha fatto conoscere i paletti messi alla società per la realizzazione dell’opera, precauzione assolutamente comprensibile visti i tira e molla degli scorsi mesi, ma altrettanto inutile: altro che sei mesi, il Como vuole (ed è costretto a) realizzare il campo in 40-50 giorni, per evitare di dover giocare in campo neutro più di una-due partite.

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