Cernobbio riparte con i giovani
dopo due brutte batoste

La delusione “olimpica” e il male inesorabile che ha portato alla morte il compianto presidente Piero Corbellini. Due lunghi anni di purgatorio che forse hanno ridato una forza prima insospettabile alla Canottieri Cernobbio. Adesso non ci sono stelle che brillano nel canottaggio che conta, ma la voglia di ritornare alla ribalta non si è persa. Dopo la scomparsa di Corbellini, lo scorso gennaio e visto che nessuno delle persone più in vista di Cernobbio si è fatta avanti, la “baracca” è stata presa in mano dal segretario – tesoriere di lunga militanza in società, Nicola Alleruzzo, dipendente del settore di riscossione dei tributi, sulla soglia della pensione. Attualmente quali sono le forze in campo? «Abbiamo 67 atleti, dei quali ben 42 sono allievi e cadetti. Salendo ci sono sei della categoria ragazzi e uno junior». Domenica Giovanni Borgonovo e Matteo Gherardi hanno portato a casa due titoli lombardi della categoria ragazzi. E’ già un buon segno? «Borgonovo ha vinto in singolo ragazzi e in doppio junior con Gherardi. Oltre a Giovanni Borgonovo, che è all’ultimo anno di ragazzi, c’è il fratello minore Luca all’ultimo anno di cadetti e che passerà alla categoria superiore».

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