Coppa del Mondo, grandi Ruta e Soares: l’oro nel doppio

Canottaggio Sprint nel derby in famiglia a Lucerna. Fuori dal podio gli altri comaschi in lizza. L’otto di Frigerio quinto, ma più vicino ai primi

Italia B batte Italia A. Sono due indomiti leoni come il bronzo olimpico Pietro Willy Ruta e Gabriel Soares i protagonisti “d’oro” in doppio pesi leggeri della terza ed ultima Coppa del Mondo, conclusa ieri sul mitico Rotsee di Lucerna. Tutti i cinque comaschi in gara, comunque, avevano superato le fasi eliminatorie, approdando in finale pur senza raggiungere il podio: parliamo dei due quattro senza maschile di Davide Comini (Fiamme Oro/Moltrasio) e femminile di Giorgia Pelacchi (Fiamme Rosse /Lario), entrambi quinti. Pure quinta l’ammiraglia azzurra con il prodiere Jacopo Frigerio (Fiamme Gialle/ Lario).

La cronaca

Partiamo dal doppio leggero che ha visto una lotta in famiglia tra l’equipaggio A destinato ad essere sperimentato con Stefano Oppo e Niels Torre e quello B di due consumati “laghèe” esperti di sfide, Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Gabriel Soares (Marina Militare). A fare l’andatura iniziale è la Polonia che cerca di imporre il suo ritmo. Prima del primo intertempo la Francia sferra il suo attacco seguita dalla Svizzera e al passaggio dei 500 metri iniziali passano proprio Francia, Svizzera e Italia2, con Italia1 quarta a ridosso e in ricupero.

Nel secondo quarto di gara si scatenano attacchi forsennati e al passaggio dei 1000 metri la Svizzera passa prima seguita però dalla dall’Italia2 in volata ha ricuperato sulle battistrada con Italia1 che è quarta dietro la Francia. Subito dopo Italia1 attacca nuovamente e si porta a ridosso dell’Italia2 che nel frattempo aveva affiancato la formazione elvetica e al passaggio dei 1500 metri i primi tre equipaggi sono nello spazio di tre decimi.

Una gara entusiasmante che si conclude con un serrate mozzafiato che vede le due barche italiane darsi battaglia fino alla fine, mentre la Svizzera paga gli sforzi della prima parte e cede. Sul traguardo piomba prima Italia2 e dopo 32 centesimi Italia1. Terza la Norvegia1 che nel frattempo aveva ricuperato sulle battistrada iniziali. Gara in famiglia anche nel quattro senza con due equipaggi azzurri a contendersi la migliore posizione, ma anche in questo caso è l’equipaggio B di Davide Comini ad avere la meglio, si fa per dire, su quello A, finendo nell’ordine quinto e sesto. E’ chiaro che per i tecnici c’è ancora molto da lavorare.

Gli altri

Stesso discorso per il quattro senza femminile di Giorgia Pelacchi, unica azzurra in gara nella serie, che riesce solo ad evitare l’ultimo posto strappando la quinta posizione alla Polonia. Per quanto riguarda l’ammiraglia di Jacopo Frigerio, il quinto posto in una finale giocata con distacchi risicati tra Gran Bretagna, Australia, Germania, Romania, Italia e terminata nel giro di sei secondi tra il primo e il quinto fa ben sperare che proseguendo il lavoro intrapreso l’anno scorso, si possa riportare l’otto azzurro a livelli di competitività.

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