I forzati del remoergometro
Per tenersi in forma

Lo stop delle attività sportive per l’emergenza del coronavirus ha costretto in casa anche i vogatori

Il remoergometro è diventato lo strumento indispensabile per il canottiere.

Lo stop delle attività sportive per l’emergenza del coronavirus ha costretto in casa anche i vogatori, che non potendo più uscire in barca debbono praticare il canottaggio indoor per continuare a stare in forma e poter così trovarsi pronti per quando si potrà riprendere a remare.

Com’è la giornata di un atleta azzurro relegato in casa? Lo abbiamo chiesto ad Arianna Noseda della Lario e dal novembre scorso entrata nel gruppo sportivo delle Fiamme Rosse. «Colazione alla mattina – spiega la ventiduenne comasca, tre volte campionessa mondiale in quattro di coppia pesi leggeri – poi primo allenamento al remoergometro, che tengo a disposizione sotto un gazebo in giardino. Pranzo e un pochino di relax, quindi seconda tirata al remoergometro. A seguire sollevamento pesi e ginnastica. Occorre compensare in qualche modo le uscite in barca e lo stare insieme con le compagne di voga. Queste sono le cose che mancano maggiormente».

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