Canottieri Lario nella storia
Un anno “mondiale”

Il presidente Molteni celebra le ultime vittorie: «Grandi risultati, ma c’è l’addio di Sara Bertolasi»

Gioia tanta, proprio tanta, ma anche qualche ombra. La Canottieri Lario, comunque, si prepara a festeggiare un Mondiale e un dopo Olimpiadi, che hanno segnato positivamente la storia del club.

L’oro del due senza junior di Aisha Rocek e Caterina Di Fonzo ai Mondiali di settimana scorsa sono una pietra miliare che la Lario ha posto nella sua storia, mandando sul tetto del mondo un equipaggio tutto societario dopo 102 anni, ovvero quando Giuseppe Sinigaglia vinse il 4 luglio 1914 in singolo sul Tamigi.

«Non dimentichiamo che La Lario – dice il presidente Enzo Molteni – aveva già posto una pietra miliare nella storia del canottaggio, mandando a Londra 2012, per la prima volta, un due senza femminile, quello di Sara Bertolasi e Claudia Wurzel».

Il due senza di Aisha Rocek e Caterina Di Fonzo potrà essere l’armo azzurro del futuro? “Sicuramente. Pensare che se Caterina era cresciuta da bambina alla Lario con Davide Noseda, Aisha fino a due anni fa faceva pallavolo senza sapere nulla di canottaggio. Insieme quest’anno hanno vinto l’Europeo e il Mondiale. Non solo: nella finale di Rotterdam , oltre alla vittoria hanno stabilito anche il record del mondo, portandolo via agli Stati Uniti. Se tanto mi dà tanto, penso che il canottaggio azzurro non possa più fare a meno di queste due ragazze».

Quando festeggerete i successi mondiali? «Lo faremo presto con tutti i nostri medagliati e non, ma anche qui c’è una nota triste, perché Sara Bertolasi, il mese prossimo si sposa e lascia il canottaggio. Troveremo però il modo di fare una festa, che non sia un addio, ma un progetto per il futuro di tutti. Sia per Sara, che proseguirà con le sue competenze manageriali nello sport. Sia per i nostri atleti chiamati a scrivere nuovi successi nella storia della Lario e del canottaggio azzurro».

Sul giornale La Provincia del primo settembre puoi trovare l’intervista completa al presidente della Lario e in unj altro articolo le interviste agli atleti “medagliati” della Moltrasio e della Tremezzina

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