Cantù? Senza Europa occhio a Brienza

Non arrivasse la wild card, entro stasera la panchina potrebbe essere affidata allo “storico” vice che altrimenti va a Lugano.

Se entro stasera Nicola Brienza - per il tramite ovviamente del suo agente Virginio Bernardi - non riceverà una telefonata da Dmitry Gerasimenko - per il tramite magari del “suo” direttore sportivo Daniele Della Fiori - nella quale gli si comunicherà che sarà lui l’head coach della Pallacanestro Cantù per la prossima stagione, allora l’attuale assistente allenatore biancoblù lascerà ufficialmente il club brianzolo per dirigersi a Lugano. Per diventare il capo allenatore dei Tigers, nella massima serie svizzera.

«In effetti è così» conferma lo stesso Brienza che rivela di essere stato a colloquio lunedì mattina con il patron russo. «Ci siamo visti, abbiamo scambiato quattro chiacchiere, gli ho spiegato del mio pre accordo con Lugano e lui mi ha anticipato che la scelta dell’allenatore sarebbe conseguente al fatto che Cantù partecipi o meno all’Eurocup - spiega Brienza -. Con molta onestà e chiarezza mi ha fatto presente che in caso Cantù andasse in Europa allora lui penserebbe a un profilo di allenatore con un certo tipo d’esperienza. Diversamente, avrei potuto rientrare in gioco. Tra noi c’è stima reciproca e così abbiamo fatto in modo di venirci incontro. Rimandando il discorso a venerdì (oggi, ndr), giornata nella quale Cantù dovrebbe sapere se le sarà stata concessa la wild card per l’Eurocup. Nel frattempo io gli ho rinnovato la mia massima disponibilità».

Ma lei sarebbe disposto a restare anche “soltanto” quale vice? «Nella clausola che ho posto nel pre accordo con Lugano - racconta - io posso uscire dal contratto con la società svizzera solo nell’eventualità che Cantù mi affidi la panchina da titolare».

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