Cecchetto, due argenti
«Testa, cuore e corpo»

Do ani su La Provincia l’intervista all’atleta di Lurago Marinone protagonista al Mondali di Maniago

Diciassette le medaglie azzurre nei campionati mondiali di paraciclismo, l’ultima, la più bella, in argento l’ha regalata all’Italia nella staffetta il team del campione comasco Paolo Cecchetto, di Alex Zanardi e Luca Mazzone. Cecchetto, medaglia d’oro a Rio 2016, torna a casa dai campionati del mondo di Maniago, nel Friuli con due splendide medaglie d’argento, una nella crono individuale e una nella staffetta oltre ad un ottimo quinto posto nella prova in linea.

«Di base devi stare bene, avere la giusta energia. La testa è fondamentale per il 50%. Ho visto atleti partire favoriti, ma poi commettere errori per poca lucidità. Lucidità ed esperienza mi hanno permesso di vincere gare al fotofinish. L’anno scorso si era bloccato il cambio, fermo all’ultimo rocchetto. C’era una curva e poi l’arrivo. Bisognava subito inventarsi qualcosa. Mi sono messo dietro al francese, a due metri di distacco e l’ho infilato al fotofinish. Devi calcolare tutto anche durante una gara di 60 km. Il cuore conta per l’altro 50%. Senza determinazione non si fa nulla». Il resto dell’intervista su La Provincia di domani

© RIPRODUZIONE RISERVATA