Chinellato, reginetta negli States
«Vinco a tennis e mi laureo»

L’esperienza della giovane di San Fermo della Battaglia

Altra esperienza importante per la giovane tennista ventiduenne Silvia Chinellato, atleta di San Fermo della Battaglia, ma da ormai quattro anni trasferitasi negli Stati Uniti.

« Ho iniziato a giocare a tennis a 8 anni. Quasi tutta la mia famiglia gioca, o giocava, a tennis. A partire da mio papà Francesco che insegnava tennis e faceva tornei. E da mia mamma Elena che faceva tornei di tennis. Poi anche io zio Renato e mio zio Nicola che giocavano e insegnavano. Ho giocato per il Tennis Saronno per un paio di anni quando ero più piccola. Poi mi sono trasferita a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, e ho vestito la maglia di questo circolo per tre anni. Quando sono ritornata a casa mi sono iscritta al Tennis Cantú, poi l’esperienza in B a Trento, quindi a Merate fino a quando non sono andata negli Stati Uniti, anche se sono tesserata per lo Sporting Insubria di Bregnano».

Da più di quattro anni la tennista comasca vive, e gioca a tennis, negli Stati Uniti. «Come nasce l’idea di trasferirmi in America? Ero all’ultimo anno di superiore con un problema alla spalla, e quindi, mi sono dedicata alla scuola per potermi concentrare sullo studio ed entrare in università. Attorno al mese di novembre del 2015, ho ricevuto svariati messaggi su Facebook ed e-mail da allenatori di tennis, coach di squadre. Non avevo molto l’idea di cosa potesse essere. Mi sembrava un po’ tutto come una magia. Potevo scegliere un’università per giocare a tennis e studiare con una borsa di studio. Incredibile».

È cambia così il futuro di Silvia. «Ho rivalutato la situazione e ho deciso che andare in America era l’opportunità migliore per continuare a giocare a tennis e ottenere una laurea. Mi sono laureata in dicembre 2019 (in Tourism and management nda) e ora sto proseguendo con un master in International hospitality and tourism management».

Arrivano, però, anche le prime soddisfazioni agonistiche per la Chinellato «Il risultato più importante è stato vincere il torneo di conference Sec per la prima volta nella storia del Tennis South Carolina. Nessuno prima di noi era riuscito a vincere questo torneo molto prestigioso. Nel corso di tre anni, come squadra, abbiamo partecipato alle finali nazionali Ncaa classificandoci quinte in tutta l’America. Nel 2019, io e la mia compagna di doppio Emma Shelton ci siamo classificate seconde nei campionati regionali North Carolina e South Carolina, battendo tutte le teste di serie fino in finale e perdendo contro il doppio numero 1».

Ma adesso lo stop obbligato. «Purtroppo la nostra stagione è stata cancellata per il virus. L’anno scorso è stato decisamente l’anno più fruttuoso, ho vinto sedici partite e ho conquistato molti punti decisivi per portare la vittoria per la squadra. Non posso ringraziare abbastanza i miei coach, ma soprattutto i miei genitori - conclude Silvia - che mi hanno dato la possibilità di giocare a tennis ed andare in America»

Nell’ultimo torneo disputato (prima dello stop per il coronavirus), l’università South Carolina, ha vinto il tabellone del Southeastern Conference battendo in finale (4-2) il Texas A&M, con la comasca che s’è imposta nel suo singolare contro Katia Townsend.n 

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