Bortolami vince, come papà nel 1994

Curiosità A Puginate la Coppa Caduti Puginatesi, una gara di ciclismo su strada valida anche per l’assegnazione del Memorial Gianangelo Figini

La vittoria, quella inseguita, sudata, voluta a tutti i costi, è arrivata nel migliore dei modi. Julian Bortolami, infatti, non ha avuto paura di partire da lontano, lontanissimo forse anche per chi l’ha visto scattare praticamente appena partiti, convinto fin dalle prime battute della possibilità di arrivare al traguardo e senza la paura di incorrere in chissà quali cedimenti lungo buona parte dei 76,5 chilometri percorsi davanti a tutti.

Un iniziale allungo a due, poi la fuga verso la vittoria, in solitaria. Non è da tutti farlo, non è da tutti provarci quando davanti agli occhi i chilometri sono tanti e, con te, ci sono soltanto le tue gambe e il desiderio di emulare le gesta di papà Gianluca, che proprio a Bregnano vinse la medesima gara nell’ormai lontano 1984.

Altri tempi, di sicuro: identica passione, però, tra padre e figlio, con la maglia arancione del Gb Team Pool Cantù ad attraversare la linea del traguardo prendendo gli applausi di tutti gli appassionati giunti nei pressi per l’occasione.

Ieri mattina, con partenza e arrivo a Puginate s’è corsa la Coppa Caduti Puginatesi, una gara di ciclismo su strada valida anche per l’assegnazione del Memorial Gianangelo Figini. Inserita nel 74° Giro ciclistico della provincia di Como (era la quarta tappa), la corsa è stata dominata dal già citato Bortolami, abile a scattar via dapprima con Nicolò Missaglia del Cassano Magnano e dopo, quando il compagno d’avventura ha mollato la presa, a proseguire nella sua azione, arrivando a destinazione con ben 2’10” di distacco dai suoi inseguitori più vicini.

La volata per il secondo posto è stata vinta da Lorenzo Rossini del Gb Junior Team Piemonte, che ha messo alle sue spalle Luigi Schiavolin del Gs Alzate Brianza, terzo e campione provinciale comasco. Ben 133 i corridori al via (147 quelli iscritti), con 71 ritiri prima del tempo a raccontare la durezza della prova organizzata da Lario Scorte.

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