Gianni Motta tira la volata
«Il Lombardia è Como»

L’incoronazione del campione che vinse l’edizione 1964 nel corso della serata di CentoCantù alla Canottieri Lario

Ha incantato il pubblico con un’ora e più di racconti, aneddoti e battute. Gianni Motta, ospite di CentoCantù e del Cc Canturino alla Canottieri Lario, ha conquistato il folto pubblico.

Il ciclismo che è stato, ma anche l’uomo, hanno tenuto banco in un incontro che è scivolato via in un amen, sui binari della simpatia e della cordialità.

A un mese dalla disputa del Giro di Lombardia, il campione milanese ha ripercorso tutte le sue partecipazioni, e non solo quella vittoriosa del 1964, a 23 anni e da neoprofessionista. Ma ha ricordato anche i due trionfi nel Giro della Provincia di Como per Allievi e nella Giornata Nazionale della Bicicletta al Ghisallo.

Tra gli ospiti, anche Brent Copeland, il direttore della Bahrain Merida di Vincenzo Nibali, e Alessandro Fancellu, la stellina del Canturino pronto per il Mondiale juniores su strada di Innsbruck.

Ma è da campione soprattutto il finale di Motta. Con quell’endorsement per il Lombardia che tutti si aspettavano. «L’arrivo più bello - ha detto - è quello di Como, non c’è storia. E non solo per il paesaggio da sogno, ma per le caratteristiche tecniche e per le difficoltà del percorso»

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