Giro di Lombardia, che salite
Il via da Como, arrivo a Bergamo
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In programma sabato 1 ottobre, è stato presentato nel nuovo percorso che annovera due nuove salite. Confermato il Ghisallo

Che Giro di Lombardia, ragazzi. Duro e affascinante. Un vero mondiale. E non è un paragone fatto per caso. Nell’alternanza della corsa autunnale, con Como e Bergamo a dividersi partenze e arrivi, quest’anno, sabato 1 ottobre, per il Giro di Lombardia 2016, a Como tocca la partenza e a Bergamo l’arrivo. Come due anni fa. Mentre l’anno prossimo, ultimo del contratto quadriennale con Rcs (così come l’anno scorso) ci sarà l’inversione. Oggi è stata una giornata ricca di novità. Sia tecniche che logistiche. Innanzitutto si torna al sabato, dopo qualche esperimento domenicale. Poi, il percorso. Con due salite nuove: Sant’Antonio Abbandonato e Miragolo San Salvatore, che con il terribile Ghisallo, la durissima ValCava, il Colle Brianza, Selvino e l’arrivo a Bergamo Alta fanno sette asperità da affrontare. Stefano Allocchio, l’uomo che disegna i percorsi, ex ciclista professionista, ha messo in evidenza che le due nuove salite inedite portano ad un dislivello di 4.400 metri su un percorso di 240 chilometri. Di cui 130 su territorio lariano e 110 bergamasco. Una gara dura, come è nelle tradizioni di questa corsa. Che fanno dire a molti: sarà il vero mondiale. Negli anni recenti questo appuntamento seguiva la corsa iridata ed era considerata una rivincita del campionato del mondo. Stavolta precederà la gara in Qatar, ma siccome quest’ultima, con i suoi lunghi rettilinei nel deserto, esposti al vento, è considerata una esperienza “sui generis”, anche un po’ contestata e criticata, c’è chi ritiene il Lombardia il vero mondiale 2016.

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