Polti, che piacevole sorpresa. In bici con Basso e Contador

Ciclismo Ventitrè anni dopo, il marchio comasco torna sponsor di un team. L’ad Francesca: «Rinnovarsi mantenendo i valori del passato è il mio credo»

Correva l’anno 2000 e l’allora Team Polti lasciò il ciclismo professionistico dopo 17 anni di impegno, continuativo, sulle strade d’Italia e d’Europa. Dodici volte al Giro, sette al Tour de France e in corsa anche alla Vuelta di Spagna, un patrimonio importante da ricordare, con la direzione di Gianluigi Stanga a dare la rotta e nomi di assoluto primo piano a spingere sui pedali per scrivere pagine davvero significative di questo sport.

Ieri, l’annuncio del prossimo ritorno alle corse dell’azienda comasca con sede a Bulgarograsso. Questo, legando il proprio marchio ai nomi di Ivan Basso e Alberto Contador, due che nel mondo del pedale contano, e lo fanno davvero. L’ambizione è sostenere il progetto che il binomio Basso-Contador sta portando avanti attraverso la Fundación Contador e l’attuale Eolo-Kometa del comasco Alessandro Fancellu, del bolognese – ed erbese d’adozione – Lorenzo Fortunato e dell’ex Club Ciclistico Canturino 1902 Andrea Montoli, quest’ultimo tra gli Under 23.

I dettagli del matrimonio sportivo saranno resi noi nel mese di settembre. Quel che è ufficiale è che Polti sponsorizzerà la società per tre stagioni piene, con un contratto che si concluderà nel 2026.

«Rinnovarsi mantenendo i valori del passato, quelli trasmessi dalla famiglia – spiega Francesca Polti, presidente e ad di Polti Spa - è la mia visione del futuro. Il ritorno di Polti nel ciclismo vuole rappresentare questa visione e creare un’autentica sinergia di valori con un team ciclistico che ha un progetto in grado di sostenere gli obiettivi di Polti, azienda in continua evoluzione. Mio padre è appassionato di questo sport, ha avuto un legame forte con le squadre, con i manager e con i corridori che gli hanno regalato molte soddisfazioni: è pronto a sostenere la squadra facendo tesoro della sua esperienza e della passione che ha sempre avuto per il ciclismo».

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