Como, avversario in più: la cabala
Basta pareggi con il Darfo Boario

Nei tre precedenti gli azzurri non hanno mai vinto. Oggi, in pratica, sono obbligati

Darfo Boario per il Como è sinonimo di fatica. Nei tre precedenti, tutti in serie D, il Como non è mai riuscito a vincere: due pareggi nella stagione 2007/08 (1-1 e 2-2) con Corda allenatore, 0-0 lo scorso 25 novembre nella partita di andata. Oggi alle 15 – si torna all’ora legale – le due squadre tornano a confrontarsi al Sinigaglia, con un quadro differente.

Se il precedente di undici anni fa lascia comunque ben sperare (il Como nel 2008 vinse il campionato e tornò nei professionisti), ora però c’è una realtà con cui fare i conti. Prima di tutto c’è in atto, praticamente dall’inizio e ora è nella fase più acuta, una guerra di nervi provocata dal testa a testa con il Mantova, sempre capolista a +1.

Come detto, il Como deve vincere. Lo dovrà fare rinunciando ai due giocatori più esperti della rosa, vale a dire Borghese e Gentile. Il primo è infortunato al ginocchio, mentre il capitano ha accusato sul finire della settimana un problema al polpaccio.

Le scelte a questo punto dovrebbero ricadere in difesa su Sbardella, con Anelli centrale, e Bovolon, mentre a centrocampo spazio a Cicconi. A centrocampo gli esterni saranno Valsecchi e De Nuzzo, in mezzo con Cicconi agiranno Raggio Garibaldi e Celeghin, in attacco invece non si cambia: spazio alla coppia consolidata Gabrielloni-Dell’Agnello, entrambi a secco da qualche turno. Out in panchina Cau e Pruzzo, in diffida Gabrielloni, Sbardella, Bovolon e Celeghin.

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