Como, ringhio di Longo: «Ci vuole più ferocia. La qualità è già tanta»

L’allenatore Alla vigilia della partita con il Perugia: «Non è una gara come le altre: servono risposte. In difesa ci sarà Solini. Nessuno è titolare fisso»

Che non sia una partita come le altre, quella di domani con il Perugia, Moreno Longo lo sa bene. E nemmeno ci prova a cadere nella retorica. «E’ una gara molto importante, non una come tutte. Lo sappiamo benissimo, siamo consapevoli del momento che sta vivendo la squadra. Abbiamo ancora più voglia di vincere, di riallacciare il rapporto con i nostri tifosi, di dare davvero un segnale positivo».

Rabbia

L’allenatore del Como parla anche della rabbia «per non aver portato via da Cosenza quello che in parte abbiamo anche dimostrato di meritare. Ma se non ci siamo riusciti è perchè ancora dobbiamo migliorare, ritrovare una mentalità più feroce. Cerchiamo di guardare in faccia la realtà e di fare il primo passo per cambiare le cose».

Cambiare. Verbo intorno a cui verte la conferenza stampa pre Perugia del mister del Como. E qualcosa domani cambierà. «Il modulo? La squadra ha già cambiato passando al 4-3-1-2, per ora tenderei a continuare su questa strada. Anche perché a volte si pensa che schierare la difesa a tre piuttosto che a quattro possa essere la panacea di tutti i mali. Non è così, i nostri problemi non vanno cercati in questo. Ma nel migliorare ogni dettaglio, nell’attenzione, nella concentrazione».

Discorso riferito alla fase difensiva - «a Cosenza per esempio abbiamo preso due gol sullo sviluppo di azioni nate da rimesse laterali, sono queste le cose che abbiamo analizzato» - ma che si estendono poi a tutta la squadra. Si deve lavorare anche sul fatto, come è accaduto anche a Cosenza, che la squadra non finalizza per quanto produce. «Mi preoccuperei tanto se non producesse, comunque. Chiaro che una partita come quella, per esempio, per come stavano andando le cose avremmo dovuto andare in vantaggio nella prima mezz’ora. Ma con attaccanti di qualità come i nostri, passando attraverso il gioco, possiamo stare tranquilli in questo senso. Dobbiamo cercare di servirli il più possibile».

Equilibri da sistemare, anche con l’impiego di nomi diversi, già domani. In difesa, al posto dello squalificato Binks giocherà Solini, che Longo definisce «il sostituto naturale, in quanto mancino». Il tecnico in settimana lo ha provato in coppia con Odenthal, ma Scaglia si è comunque ripreso dal problema che lo aveva bloccato all’inizio della settimana.

Faragò out

A centrocampo mancherà Faragò per un problema a una spalla che potrebbe tenerlo fuori forse anche più di una sola partita. Il sostituto sarà uno tra Arrigoni e Da Riva, anche se sui nomi Longo è chiaro, alla domanda se ci saranno possibili sorprese risponde «nessuno ha cucito addosso la maglia da titolare». E forse non è solo una frase fatta. Su Fabregas e sulla sua posizione in campo, più dietro le punte o più davanti alla difesa, Longo non esclude nulla. «Lui sa leggere gli spazi dentro il campo come nessun altro in questa categoria, resta per noi una grande opportunità poterlo impiegare in un modo o nell’altro». Del resto, non c’è nemmeno la certezza che la coppia delle punte sia ancora composta da Mancuso e Cutrone o se insieme a quest’ultimo possa esserci Cerri.

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