Domani l’incontro
sul Sinigaglia

Stavolta è una partita tutta comasca, tra la società Calcio Como e il Comune. Ci sarà Wise arrivato dall’Inghilterra

Martedì ci sarà un nuovo incontro sullo stadio Sinigaglia. Molto più importante di quello di dieci giorni fa. Allora era un’ispezione della Lega Calcio sui lavori da effettuare. Stavolta è una partita tutta comasca, tra la società Calcio Como e il Comune. Fuori i secondi, con tutto il rispetto per Carlo Longhi, uomo della Lega.

In più, per la prima volta all’incontro non parteciperanno solo il dg Charlie Ludi e Federico Bottacin, ma ci sarà anche Denis Wise, il Ceo, probabilmente accompagnato dall’avvocato Fischer, membro del Cda. Quello che ci sarà da dire, bisognerà dirlo ora o mai più. Perché poi si procederà di nuovo a colpi di zoom e video chiamate.

Sarà un po’ come ripartire da zero, rispetto a quanto detto sin qui. Innanzitutto una premessa: volete un gossip? Pare che, in una delle sue rare visite allo stadio, Wise si sia lasciato scappare un “horrible” parlando dell’impianto. Una definizione che all’ex Ceo Gandler non sarebbe mai sfuggita. Sapete perché? Perché per l’americano era fondamentale la posizione dello stadio, la scenografia, gli sviluppi futuri di quell’area, mentre per Wise è fondamentale l’operatività per giocare in serie B. Dunque se il sindaco Landriscina e i suoi stretti collaboratori si siederanno per parlare anche (se non soprattutto) di quello che potrà essere lo sviluppo dell’area, Wise si siederà per decidere una volta per tutte dove sarà ricavato il quarto settore, per sapere i tempi della burocrazia, per riaffermare che il Como si batterà sino all’ultimo giorno per esordire in B al Sinigaglia. E quando gli chiederanno del progettone, Wise non chiuderà la porta certo, ma farà intendere che la proposta sul progetto la dovrà fare il Comune e non il Como, come sosteneva Gandler e ha poi ribadito anche il sindaco in una recente intervista («Aspettiamo il Como»). Come diceva Jack Nicholson, qualcosa è cambiato. Volete un paradosso? Ma leggetelo come tale eh, solo per far capire il terreno. Se a Gandler avessero, per assurda ipotesi, proposto di fare uno stadio funzionale fuori città, si sarebbe incatenato al Sinigaglia urlando «mai e poi mai». C’è il fondato sospetto che invece Wise risponderebbe: «Perché no? Parliamone». Pur riconoscendo anche lui la posizione strategica e incantevole dello stadio. Ma Wise è qui per vincere non per fare pieno di turisti.

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