Fra scherma e judo in pedana
oltre 1.700 atleti. Ma Como li ripudia

Le scelte dolorose di Sankaku e Comense costretti a emigrare a Gerenzano per i loro trofei

Prima la prova nazionale di scherma assoluti organizzata dalla Comense con oltre 700 atleti che sono saliti sulle 22 pedane; poi il Trofeo Città di Como di judo promosso dal Sankaku con 1.000 iscritti. Due delle più importanti e frequentate manifestazioni organizzate da società comasche, si sono svolte fuori dal territorio provinciale, nel palazzetto di Gerenzano.

Una scelta dolorosa, ma indispensabile per poter disputare le gare. «Siamo vincolati ad uno spazio gara di almeno 800 metri quadrati, per poter allestire i sei tatami - spiega Francesco Maganetti, presidente del Sankaku, “reduce” dal successo della 17° edizione del Città di Como -.E nel Comasco non ci sono strutture adatte. Il palazzetto di Gerenzano è stato concepito per ospitare anche il calcio a cinque, che occupa più spazio dei campi di basket e di pallavolo».

Maganetti ha dovuto fare una scelta, dolorosa “a causa” dell’aumento vertiginoso delle iscrizioni, arrivando a quota mille degli ultimi due anni. «Abbiamo dovuto respingere un centinaio di adesioni - dice il presidente del Sankaku -. Siamo orgogliosi, ma soprattutto lo siamo per gli apprezzamenti delle società che hanno partecipato e che hanno gradito la nostra organizzazione e puntualità. Sono rimasti soddisfatti anche per la logistica con il palazzetto di Gerenzano che è facilmente raggiungibile essendo vicino all’uscita dell’autostrada. E, non ultimo, grazie proprio all’ampio spazio a disposizione, anche per l’area riscaldamento di 200 metri quadrati:un’opportunità che poche manifestazione, anche a livello nazionale, possono avere».

Traslocare per crescere sempre di più. «Abbiamo iniziato 21 anni fa con il trofeo Como, organizzato dall’Us Ponte Chiasso con 82 iscritti nella palestra di Sagnino - conclude Maganetti -. Adesso siamo arrivati a mille e per andare avanti dobbiamo andare a Gerenzano».

La Comense Scherma ha utilizzato i padiglioni del Lario Ferie per organizzare, per alcuni anni, gare nazionali, con un migliaio di iscritti. Da due stagioni si è trasferita a Gerenzano. «Una struttura adatta per la scherma, costruita con intelligenza e molto pratica - spiega Paolo Ferrante, presidente del sodalizio nerostellato -. È facilmente raggiungibile ed ha un ampio parcheggio. L’ideale per ospitare eventi con 700-800 atleti. In provincia non esiste un impianto adatto, con le stesse “misure”».

Lario Fiere, a parte. «Siamo stati i primi nella scherma ad utilizzare uno spazio espositivo per le gare. Poi - prosegue Ferrante - ci hanno copiato in tanti. Purtroppo la modifica del calendario nazionale, ci ha impedito di ospitare ad Erba la gara nazionale, con 1500 atleti, essendo già in programma delle esposizioni. Ma in futuro sono convinto che riusciremo a trovare una soluzione, tornando così sul territorio provinciale. Anche perché avremo la possibilità di alzare i numeri rispetto a Gerenzano, che rimane una struttura ottima e perfetta per le nostre esigenze e quelle della federazione».

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