I premi della Provincia
Gattuso, Rane Rosa, Mondelli

Un’iniziativa che ha coinvolto anche alcuni giornalisti sportivi locali nella votazione e che ha portato alla consegna di tre riconoscimenti

Anche la politica comasca si accorge degli sport di punta, quello delle prime squadre e dei personaggi, che vincono e che meritano di essere ricordati. Succede così che a Villa Gallia, in amministrazione provinciale, con una cerimonia senza fronzoli, sia stato consegnato il primo “Premio allo sportivo dell’anno”. Un’iniziativa che ha coinvolto anche alcuni giornalisti sportivi locali nella votazione e che ha portato alla consegna di tre riconoscimenti.

Il primo, un premio speciale alla memoria, assegnato al canottiere Filippo Mondelli, scomparso lo scorso anno dopo una malattia contro cui ha combattuto senza mai darsi per vinto. Poi, la Provincia ha premiato – presenti il presidente Fiorenzo Bongiasca e il prefetto Andrea Polichetti – il tecnico del Como, Giacomo Gattuso come “Sportivo dell’anno” e la squadra di pallanuoto femminile della Como Nuoto, le “Rane Rosa”, con il premio di “Squadra dell’anno”, davanti a una platea di studenti delle medie della “Foscolo” e del “Gallio”.

«Lo sport comasco è da sempre una fucina di talenti, ma mancava un premio che ne celebrasse la grandezza», ha commentato il presidente Bongiasca.

Emozionato Giacomo Gattuso, che ha superato la concorrenza di Pietro “Willy” Ruita, medaglia di bronzo a Tokyo nel canottaggio.

È stato riconosciuto il suo ruolo nel Calcio Como, che ha portato in serie B la scorsa stagione: «È un premio importante e me lo tengo stretto, perché frutto di sacrificio e impegno. Ed è ancora più importante perché l’ho vinto a casa mia, lavorando per la società che mi ha fatto crescere: qui ho passato gli anni più belli della mia carriera. Sono felice anche per il premio alla pallanuoto, uno sport che è una vera palestra di vita».

Per la Como Nuoto (battute in volata Tecnoteam Albese e Briantea84), premiata per la promozione in A1 del 2021, una delegazione guidata da coach Tete Pozzi e dalla capitana Maria Romanò: «Siamo stati una squadra vera – ha detto il tecnico – che ha saputo capitalizzare le difficoltà per raggiungere l’obiettivo. Con spirito di sacrificio e credendo nelle nostre possibilità siamo andati in A1».

Chiusura con il prefetto, che si è rivolto alla platea di giovani: «Il vostro sguardo è la testimonianza di quanto sia importante questa giornata. Lo sport è un’occasione per superare le difficoltà imparare a perdere ed è un contenitore di energie positive e di socializzazione. Grazie a tutti i nostri atleti».

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