«I ripescaggi? Sono ingiusti»

Stefania Mastrapasqua, vicepresidente del Basket Como, contesta alcuni (doppi) salti di categoria

Era stato per primo Mario Pagani, presidente del Basket Cucciago, a contestare pubblicamente il meccanismo delle promozioni a tavolino. Non una polemica fine a sé stessa, ma una presa di posizione forte, con la rinuncia (anche per carenza di giocatrici) alla serie B femminile e a qualsiasi categoria senior. «Oggi chiunque può fare domanda per qualsiasi campionato - aveva detto Pagani -. Non c’è più prestigio né valore sportivo, basta avere i soldi. A noi non sta bene e tanto vale ritirarsi. Dispiace che la Federazione porti i campionati all’iscrizione libera, come se fossero tornei dei bar».

Le regole de gioco

Se nei campionati maschili le “regole del gioco” sono ormai cambiate da tempo, ora le polemiche nascono fra le donne. In Lombardia Polisportiva Comense e Valmadrera sono salite d’ufficio di due categorie; in Emilia Romagna addirittura sono state iscritte alla B tre società che non facevano attività senior.

Stefania Mastrapasqua, vicepresidente del Basket Como, ha quindi scritto ai dirigenti lombardi della B per contestare l’operato della Federazione e delle società ripescate. «Ben due società – scrive ai dirigenti, e poi ci conferma a voce - che l’anno passato giocavano in Promozione, una delle quali addirittura ultima classificata, ora si trovano a giocare magicamente in serie B, saltando piè pari la serie C. Il messaggio che passa è tutt’altro che sportivo. Con fatica e soddisfazione, molti di noi insegnano alle nostre ragazze lo spirito del sacrificio, la conquista dei risultati sul campo, con l’impegno e la tenacia. In breve, la soddisfazione di veder realizzati gli obbiettivi grazie allo sforzo e alla determinazione».

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