Il problema del Como
Pochi uomini in gol

Hanno segnato soltanto in sette, nel Monza in 20, nel Lecco in 13 : un problema da risolvere

Un pareggio buono, per come è andata la partita a Crema contro la Pergolettese. Che non è stata semplice, come si poteva anche prevedere. Ma di certo dopo la brillante prestazione di Monza per il Como c’è anche un po’ di delusione. Forse, come ha detto anche mister Banchini, la squadra ha un po’ pagato lo sforzo e la grande intensità fisica e mentale che il derby ha richiesto, fatto sta che per la settima volta in questa stagione il Como non è riuscito a segnare.

Sette partite senza gol, e sette sono anche quelle in cui il gol non si è preso, dato altrettanto importante. Ma per un terzo di gare in campionato la rete non è arrivata, e non è pochissimo. In sé il dato offensivo non è dei più scadenti, il Como con 24 gol all’attivo è il decimo attacco del girone A, in linea con la classifica. Ma meno in linea con il dato difensivo, perchè quella biancazzurra è la quinta miglior difesa con 21 reti subìte. A pesare sulla classifica quindi soprattutto sono i gol che si segnano, o non si segnano.

La cosa però che mette il Como in una condizione particolare, è l’esiguo numero di giocatori che sono andati in rete. Un problema di cui si è parlato spesso nella prima parte della stagione: nel Como hanno segnato soltanto in sette. Tutte le altre squadre hanno un dato superiore. Al primo posto naturalmente il Monza, dove sono riusciti a segnare in ventidue giornate la bellezza di venti giocatori. Tantissimi, anche in rapporto al numero di gol, che sono 43. Ma se la capolista è un discorso completamente a parte, c’è per esempio il Lecco che è riuscito a mandare in gol ben tredici giocatori, il doppio del Como.

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