Isolamento del solo positivo
La Regione si sta muovendo

Ieri l’incontro tra la delegazione del Comitato lombardo e gli assessori del Pirellone.

Si è svolto ieri l’annunciato e atteso incontro tra una delegazione del Comitato Regionale Lombardia, rappresentato dai consiglieri Dario Silini e Sergio Pedrazzini, e la Regione Lombardia nelle persone dell’assessore allo Sport Martina Cambiaghi e al Welfare Giulio Gallera. Occasione per chiarire alcuni punti importanti in merito alla difficoltà del rispetto di tutte le norme contenute nel protocollo per la ripresa dell’attività dilettantistica e giovanile, tra di essi quello della gestione dell’eventuale caso di una positività di un calciatore: oggi le regole manderebbero tutta la squadra in quarantena per 14 giorni e questo rappresenterebbe un serio ostacolo al regolare svolgimento dei campionati. L’obiettivo del Crl è quello di poter arrivare all’isolamento del solo positivo, così che il resto della squadra possa proseguire l’attività.

Le sensazioni sono positive. «Vogliamo essere al fianco del calcio, ma anche di tutti gli altri sport - spiega Martina Cambiaghi -, dobbiamo ricordarci che parliamo di un mondo di appassionati, volontari e dilettanti. Ci siamo impegnati a raccogliere i suggerimenti della Lnd per predisporre un documento che garantisca la ripresa in sicurezza».

Dello stesso avviso Giulio Gallera: «Le associazioni sportive promuovono valori importanti per la nostra salute e la nostra educazione. Vogliamo mettere in campo il giusto sforzo per un ritorno in campo il più sicuro possibile». Dalle indiscrezioni filtra ottimismo: il Friuli Venezia Giulia ha già dato il proprio assenso all’isolamento del solo positivo, e sembra stia per fare lo stesso anche il Veneto. Dovesse farlo anche la Lombardia, il futuro del calcio dilettanti potrebbe diventare un po’ più roseo.

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