La Beffa di Lady Essien
Coppe e mobili sono suoi

Lo stesso dicasi per tutto ciò che è contenuto nei locali del centro di Orsenigo. Beni che, secondo una perizia, erano stimati in 160.000 euro

La Fc Como non si iscrive, non farà calcio, come invece la stessa ragione sociale prevede come attività esclusiva. Ma sulla carta domani mattina potrebbe arrivare un Tir in sede allo stadio, caricare a bordo sedie, scrivanie, computer, coppe, divani e persino i cestini della carta, e portarli a casa della signora Essien, che ne è la proprietaria. Un paradosso, ovvio. Ma tutto quello che è contenuto negli uffici del Como è della Fc Como. Regolarmente pagato all’asta. Lo stesso dicasi per tutto ciò che è contenuto nei locali del centro di Orsenigo. Dai palloni alle attrezzature della palestra alle lavatrici in cui vengono lavate le maglie dei giocatori. Tutto. Beni che, secondo la perizia che accompagnava il primo bando d’asta, erano stimati in 160.000 euro. Curiosamente gli unici oggetti a cui non era stato dato un valore economico erano proprio gli oltre duecento trofei esposti o racchiusi nelle bacheche della società, la maggior parte dei quali conquistati in 110 anni di vita dalle squadre del settore giovanile. Pagati di fatto poi molto meno, il valore è sceso proporzionalmente all’abbassarsi del prezzo di vendita del Como. Che inizialmente era di oltre 700.000 euro – 550.000 il valore stimato inizialmente per il patrimonio dei calciatori – ed è sceso poi come si sa a 227.000. La signora Essien ne aveva offerti 10.000 in più.

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