La Como Nuoto benefica
E le ombre di Van De Sfroos

Ospiti di alto livello per la terza edizione di “Con il nastro rosa, il mio mestiere è vivere la vita. La squadra, il gruppo, l’allegria come antidoto allo stress”

Fare squadra, nello sport così come nella malattia, l’assomigliarsi ed avere un obiettivo comune, aiuta a raggiungerlo. Ospiti di alto livello per la terza edizione di “Con il nastro rosa, il mio mestiere è vivere la vita. La squadra, il gruppo, l’allegria come antidoto allo stress”, manifestazione organizzata ieri dalla Como Nuoto nella propria sede con l’associazione Noisempredonne Onlus.

Una serata alla memoria della compianta Olga Ceriani, fondatrice dell’associazione e ideatrice della manifestazione, di cui ha potuto assistere solo alla prima edizione prima di andarsene per via di un brutto male.

Dopo l’esibizione mista dei giovani atleti della Como Nuoto, ha preso il via la conferenza moderata dal giornalista Edoardo Ceriani, capo dei servizi sportivi de La Provincia di Como e figlio di Olga. «Siamo riuniti con questa bella famiglia per riorganizzare ciò che abbiamo iniziato tre anni fa grazie ad Olga, che ricordiamo con piacere – ha esordito Mario Bulgheroni, presidente della Como Nuoto - una grande opportunità rivolta alle ragazze. Noi abbiamo oltre il 50% di quote rosa, iniziamo da loro, devono sapere come prevenire, è la base per potersi curare».

Ha chiuso la giornata l’ospite d’eccezione Davide Van De Sfroos che ha presentato il suo ultimo libro “Taccuino d’ombre”. «Il concetto di ombra è qualcosa di potente, l’ombra è misteriosa, perché porta nell’oscuro – ha spiegato il cantautore e scrittore comasco - da piccolo l’ombra mi seguiva, mi precedeva, mi dava coraggio. Poi ho capito che stavo entrando in un mondo di ombre. Ci sono cose che pensi, che sai di avere dentro, di cui magari ti vergogni, ma hai desiderio di fargli fare una danza, anche se serve la persona giusta perché possa accadere. Ho avuto depressioni, crisi, lì ho riordinato tutto»

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