La ricerca della ripartenza
Si è pensato a Grandate

Le fasi concitate del Giro d’Italia dopo lo sciopero dei corridori e il mancato passaggio da Como

La notizia è arrivata in Comune a Como dal portale di un quotidiano sportivo nazionale, che tra l’altro dava la notizia del trasferimento delle squadre sino a Como e della ripartenza della corsa dalla nostra città. Sono stati momenti tesi a Palazzo Cernezzi, perché già c’era il problema della chiusura dell’autostrada, e organizzare l’arrivo e la sosta di 20 pullman più le ammiraglie per la ripartenza sarebbe stato molto complicato. Como è stata subito scartata, ma è stata presa in analisi l’ipotesi di Grandate (o di Fino Mornasco), dove si poteva trovare un piazzale adatto. Sono stati momenti concitati perché la carovana si era messa già in moto e non si conosceva il luogo dove sarebbe arrivata la carovana. Poi la direzione corsa ha optato per avvicinare la comitiva ancora di più ad Asti, sede di arrivo, per paura che incombesse l’oscurità. Qualche momento di incertezza per gli assessori Galli e Negretti, poi Como è stata saltata a piè pari. Con le forze dell’ordine che abbandonavano le rotonde dove avrebbero dovuto controllare il passaggio.

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