La serie A di Brienza
Unico coach canturino

Con Carlo Recalcati che ha detto stop e con Pino Sacripanti che ripartirà di nuovo dall’A2 di Napoli, Nicola è l’unico della massima serie

Con Carlo Recalcati che qualche tempo fa ha detto stop e con Pino Sacripanti che ripartirà di nuovo dall’A2 di Napoli, per il secondo anno consecutivo toccherà a Nicola Brienza tenere alta la bandiera degli allenatori canturini in serie A. “Nic”, infatti, anche in questa stagione - riconfermato a Trento alla guida tecnica della Dolomiti Energia - sarà l’unico capo allenatore del massimo campionato espressione della città di Cantù.

Un bell’onere...

«Verrebbe da dire “come siamo ridotti male” se tocca a me rappresentare la canturinità... Battute a parte, sono onorato e contento. Cantù è stata e continuerà a essere una fucina di allenatori e giocatori. Spero di rappresentare al meglio per i prossimi anni la scuola canturina che è una scuola importante e di tradizione. Premesso che sarà il tempo a giudicare le mie capacità, confesso che sono tanto orgoglioso di essere nella stessa pagina di un libro che annovera nomi quali quelli di Recalcati e Sacripanti. Quanto a quest’ultimo, aspetto il suo ritorno l’anno prossimo in serie A con Napoli. Garantito».

Che campionato dobbiamo intanto attenderci?

«Nonostante le vicissitudini legate al covid, il livello non si è affatto abbassato. Anzi, si è ancor più innalzato. Le squadre si sono rinforzate parecchio e non mi sembra di individuare alcun materasso. Sei-sette formazioni le vedo già dentro i playoff e altre sei-sette lotteranno sino alla fine per l’ultima poltrona nella post season.

Milano destinata a dominare, con la Virtus Bologna immediatamente alle sue spalle».

Dopodiché?

«Queste due sono davanti a tutte, ma non con così tanto distacco. Anche se a livello di roster è fortissima e strafavorita, Milano è partita un mese prima delle altre e così ora sembra di un altro pianeta. Ma gli impegni di Eurolega potrebbero crearle problematiche a lungo andare in campionato. Bologna si è consolidata e proverà ad attaccare l’Armani, ma non trascurerei forze come Venezia, Sassari e Brescia che presentano rose particolarmente interessanti».

Capitolo covid.

«Dopo uno stop così lungo, ero preoccupato per la ripartenza relativamente alla tenuta fisica. Ebbene, devo dire che i miei dubbi sono stati fugati. Dal punto di vista tecnico, invece, sapevo che non avrebbe alterato i valori. Piuttosto, il covid potrebbe influenzare il prosieguo perché qualora dovesse mancare qualche giocatore a causa del contagio non v’è dubbio che condizionerà il periodo della squadra interessata. Insomma, a influenzare negativamente potrebbe essere ciò che sarà domani».

C’è anche, di riflesso, un discorso legato al pubblico.

«È un problema giocare senza tifosi o con un palazzetto poco frequentato. Ma da questo punto di vista siamo tutti sullo stesso piano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA