L’addio a Mino Favini
L’applauso dei suoi ragazzi

C’erano squadre giovanili del Como e dell’Atalanta, c’erano giocatori in attività, c’erano soprattutto tantissimi suoi ex ragazzi. Famosi e non

La parabola dei talenti ha accompagnato l’ultimo viaggio di Mino Favini nella cerimonia funebre celebrata oggi pomeriggio a Meda. Talenti da scoprire, da custodire, da far crescere e fruttare soprattutto. Quello che Favini ha fatto praticamente per tutta la sua vita. E la cerimonia di oggi ne è stata un’altra testimonianza, con la chiesa gremita soprattutto di giocatori, di tutte le età.

C’erano squadre giovanili del Como e dell’Atalanta, c’erano giocatori in attività, c’erano soprattutto tantissimi suoi ex ragazzi. Famosi e non. Che con Favini sono cresciuti, qualcuno arrivando all’apice. Ma c’erano anche i tanti meno famosi, legati comunque a quest’uomo tanto carismatico e determinato quanto gentile e paterno. Capace di lasciare il segno dentro chiunque avesse a che fare con lui, una strada ben tracciata su cui camminare, come è stato ricordato sull’altare.

Vent’anni da una parte, vent’anni dall’altra. «Ma noi lo abbiamo cresciuto, poi lo abbiamo dato in prestito all’Atalanta», sorride Silvano Fontolan. E sì, in un certo senso è davvero stato così. Lo ricorda bene chi c’era all’epoca, e c’era anche ieri. Il suo team storico, Angelo Massola, Nazzareno Tosetti, la famiglia di Giorgio Rustignoli, per esempio. Ma anche la sua vecchia dirigenza, rappresentata ieri da Paolo Zerboni. E i suoi tanti “allievi”, come Scanziani, Galia, Braglia, Matteoli, e poi ancora tra i banchi si sono visti Bosaglia, Invernizzi, Sinigaglia, Didonè e tanti altri, anche più giovani. Tanti naturalmente anche i giocatori di matrice atalantina, tra questi Montolivo, Caldara, Bonaventura. C’era Taldo, che con Favini ha avuto a che fare nel settore giovanile dell’Atalanta. La società bergamasca era rappresentata da tutta la dirigenza, in primis dalla presidenza con Luca e Giorgio Percassi, presente anche Beppe Marotta e l’ex ds, sia del Como che dell’Atalanta, Giorgio Vitali. E poi naturalmente tanti collaboratori dei settori giovanili di Favini, medici, massaggiatori, accompagnatori, persone che hanno trascorso una vita nel Como, che ci lavorano tuttora, o che ne hanno fatto parte in tanti ruoli nel passato. Tra gli altri, anche l’ex presidente Angiuoni.

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