Le quote di Nicastro
a Verga-Bisazza?

Il socio al 50% Felleca: «Nicastro è stanco del calcio,e forse un po’ in confusione»

Attacco velato al progetto economico passato, ma soprattutto futuro, quell fatto da Nicastro nel congedo. Viene fuori la verità, che peraltro questo giornale vi racconta da mesi. Nicastro e Felleca non sono mai stati d’accordo su obiettivi e strategie della società, e da mesi cercavano la via per liberarsi l’uno dell’altro. Alla fine ha ceduto Nicastro, e anche questo può avere una sua logica, visto che questo Como senza l’idea di Felleca-Corda non sarebbe mai nato. Che ne pensa Felleca della situazione? «Massimo (Nicastro, ndr) è stanco e un po’ in confusione. Alla fine penso che il calcio gli interessi relativamente. I conti? Faremo la C con prudenza. Qualcuno ha parlato di serie A, ma non certo io. La A la facciamo fare al Milan. Entro una settimana avremo novità sulla struttura societaria». Che succede adesso? Nicastro dà un altolà sulla cessione: «Cessione laddove ci fosse un soggetto serio». Lo dice perché ha scoperto che il calcio è un mondo di squali. Dunque, si aspetta che sia Felleca a comprare le quote. Cosa che, sempre secondo Felleca, avverrà solo dopo il ripescaggio. Operazione in cui Nicastro, per correttezza, darà il promesso contributo economico. Ma che ne sarà delle quote di Nicastro, valutate circa 750mila euro? L’ipotesi allo studio è la seguente: Felleca potrebbe acquistare tutto il pacchetto, e poi ridistribuirlo per un 15% a Verga, per un 10% a Bisazza e per un’altra parte da stabilire a un ulteriore imprenditore sardo. In questo modo, dunque, Roberto Felleca sarà il padrone del Como. Tutta l’operazione avverrebbe dopo il ripescaggio anche perché con la trasformazione della società in Srl si potranno fare cessioni di quote, cosa che lo stato dilettantistico del club non consentiva sinora di fare.

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