Libertas, via Cominetti
Stop dopo tre anni (sette)

«I tempi cambiano e le collaborazioni pure» e, al contempo, che Cantù rimarrà comunque sempre nel suo cuore

La prossima stagione non siederà più sulla panchina della Pool Libertas. Non per questo, però, ha qualcosa da recriminare in proposito, con la consapevolezza che «i tempi cambiano e le collaborazioni pure» e, al contempo, che Cantù rimarrà comunque sempre nel suo cuore, tanto che già pensa di tornare quanto prima al palazzetto, questa volta però per godersi una gara dagli spalti e non più direttamente dal terreno di gioco.

Luciano Cominetti nella Città del mobile c’era arrivato nel 2001, in B1, congedandosi nel 2004 «per motivi di lavoro». C’era tornato una seconda volta nel 2009, sempre in B1, rimanendoci per un solo anno «per concedersi altre esperienze»; ci aveva fatto ritorno per la terza volta nel 2017, deciso a costruire qualcosa di importante con i giovani.

Ora, dopo tre anni alla corte del presidente Ambrogio Molteni e con l’unica amarezza «di non essere riuscito a regalare a Cantù un’altra annata felice come la precedente», ecco la chiamata dello stesso Molteni a mettere la parola fine a un legame professionale che, però, non andrà a inficiare quanto vissuto a varie riprese in Brianza.

«Quando tornai a Cantù tre anni fa – dice Cominetti – decisi che da Cantù non me ne sarei più andato per mia volontà come nelle precedenti due occasioni, ma che quando ciò sarebbe accaduto, perché così avviene nello sport, la decisione sarebbe stata presa dal presidente, non da me. Questo, per rispetto di una società che mi ha chiamato a sé ben tre volte. Non capita a molti questo».

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