Lo spray anche in Lega Pro?
Giocatori d’accordo: «Serve»

Ambrosini e Le Noci: «Un bel deterrente per chi non rispetta la distanza»

La Lega Pro cosa ne pensa di un eventuale utilizzo dello spray per far rispettare la distanza della barriera sui calci di punizione dal limite, che ha debuttato al mondiale? Tra i calciatori del Como, tra chi in barriera ci va spesso e chi le barriere tenta di superarle, c’è unanimità di consensi. La bomboletta spray, così come l’occhio elettronico per stabilire se la palla ha oltrepassato la linea di porta, sono due proposte interessanti: «Anche se i problemi del calcio italiano sono altri, devo ammettere che queste modifiche “soft” mi piacciono – dice Cesare Ambrosini, difensore del Como -: quando si prova a garantire correttezza e rispetto delle regole, sono sempre d’accordo. Anche l’occhio di falco per le situazioni di gol-non gol è stato un esperimento riuscito».

«Adottiamo subito lo spray, anche in Lega Pro – dice convinto l’attaccante Giuseppe Le Noci, specialista nel calciare punizioni dal limite – perché alcune volte la distanza della barriera si riduce in maniera troppo evidente. Una linea disegnata a terra aiuterebbe l’arbitro e sarebbe un deterrente per i “furbi” che si avvicinano al pallone». Le Noci è aperto alle novità utili: «La bomboletta può aiutare a risolvere un piccolo problema, l’occhio di falco può far vincere o perdere dei campionati. Sono degli aiuti che possono anche contribuire alla serenità dell’arbitro. Sul time out invece ho dei dubbi: può servire agli allenatori, ma si rischia di spezzettare la partita».

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