«Manzoni, organizzatore geniale
E inventò la “prova spettacolo”»

Il mondo comasco dell’automobilismo rende un sentito tributo al “patron” scomparso.

La scomparsa di Enrico Manzoni ha scosso tutto il vivace mondo dell’automobilismo sportivo comasco, già chiuso in casa per il coronavirus e che non potrà nemmeno dargli l’estremo saluto.

«È vero. Avremmo voluto essere in tanti a partecipare alle sue esequie e stare vicini ai famigliari in questi momenti di profondo dolore - confessa Enrico Gelpi, presidente dell’Automobile Club di Como -. Il suo ricordo, comunque, resterà indelebile per tutto quello che ha fatto per lo sport automobilistico. Era un uomo di sentimenti, oltre che d’azione e tutti abbiamo imparato da lui».

I ricordi dei piloti che lo hanno conosciuto sono altrettanto toccanti. «La notizia della morte di Manzoni - dice il varesino Roberto Mometti, navigatore di caratura internazionale - mi ha profondamente colpito. Era un organizzatore geniale, anticipava i tempi. È stato il primo a inventare la “prova spettacolo” nei rally. Era il 2002 e nel weekend della promozione del Como in Serie A, al Rally Sprint della Valle d’Intelvi, inserì la prova spettacolo di un chilometro a Lanzo, ideata la sera prima e che ebbe un successo strepitoso, facendo poi scuola ovunque. Lo ricordo bene, perché vincemmo il rally io e Fabio Spandri con la Opel».

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