Mollema dopo il successo
«Attacco non pianificato»

«Avevo la consapevolezza che se volevo giocarmi qualche chance di vittoria dovevo anticipare il gruppo»

«No, il mio attacco non era stato pianificato. O meglio, non era stato prestabilito che dovessi partire proprio in quel punto del Civiglio. Ma avevo la consapevolezza che se volevo giocarmi qualche chance di vittoria dovevo anticipare il gruppo. E siccome sono uno a cui piace andare all’attacco, ho attaccato. Mi è andata bene». Bauke Mollema, la fa facile. Ci ha impiegato una vita a fare pipì all’antidoping e ha raggiunto in bici, solo soletto, Palazzo Terragni per la conferenza stampa riservata al vincitore. E lui - che al Lombardia era stato al massimo 7° nel 2012 (64° l’anno scorso) e che aveva prima di ieri il 6° posto in una Liegi quale miglior piazzamento in una “Monumento” - è stato più di un vincitore. Un autentico trionfatore. «Nel gruppetto c’erano rivali fortissimi, sul Civiglio ci sono stati continui scatti, ma nessuno sembrava avere la forza per andar via - il suo racconto -. Ci ho provato, ho subito guadagnato una ventina di secondi, ho iniziato a crederci lungo la discesa ma soprattutto dopo il tratto in pianura verso l’attacco della Valfresca quando il margine era più che raddoppiato. Gli ultimi due chilometri sono stati veramente emozionanti perché lì ho definitivamente realizzato che stavo ormai per vincere. Sì, ho vissuto un pomeriggio davvero fantastico».

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